martedì 27 febbraio 2018
lunedì 19 febbraio 2018
App My Federvela, tutta la vela nel tuo smartphone
“La vela in tasca” con l'app MyFedervela Fiv sta
rinnovando completamente l’accesso ai siti federali e delle varie classi. Per quel
riguarda il nostro Dinghy è un po’ sorprendente che nelle elenco delle classi
riconosciute FIV dividano la classe in due parti AICD e Dinghy Classico, è un irregolarità
che va prontamente corretta in Italia esiste
una sola classe Dinghy 12’ classici e moderni sono la stessa barca lo dimostrano
anche i bei risultati che ottengono i nostri legni.
470 ITALIA
420 UNIQUA
ITALIA Associazione
Italiana Classe Optimist O'pen BIC Rs Feva Italia
RS:X Italia
Associazione
Italiana Classe Techno 293 Nacra 17 Sailing
Associazione
Italiana Classe Finn Associazione
Italiana Classe 9er Associazione
Italia Classi Laser Classe
Kiteboarding Italia Associazione
Italiana Classe Dinghy 12' AICD - Dinghy
12' Classico Classe Meteor
Snipe Class
Italia Associazione
Italiana Classe DART 18 UVAI - Unione
Vela Altura Italiana J/70 Italian
Class Classe Italiana
Melges 24 Este24
Lega Italiana
Vela Associazione
Italiana Hobie Cat
La
vela in tasca, tramite l'app MyFedervela. Disponibile nella versione Android
dalla release 5.0 e per Apple IOS, l'app consente ai tesserati FIV di poter
visualizzare la propria tessera FIV digitale, gestire i propri documenti
(certificato di stazza, assicurazione, ecc), così come monitorare le proprie
sessioni di allenamento e condividerle con il proprio allenatore. Inoltre,
attraverso l'app MyFedervela è possibile effettuare le preiscrizioni alle
regate, iscriversi ai corsi di formazione della FIV, così come consultare le
normative o il Regolamento di Regata. Nella sezione "Comunicazioni"
verranno poi inserite le comunicazioni dedicate ai tesserati. L'applicazione è
in continua evoluzione e offrirà sempre più servizi ai tesserati e alle società
affiliate, andandosi ad integrare con la Intranet federale e con i più diffusi
applicativi per la gestione delle classifiche di regata.
|
“Nostra
signora del dinghy 12’” Francesca contattando la Fiv ha in parte risolto il
poco comprensibile post della Fiv. Gli uffici federali hanno risposto che il
testo è: un post Facebook e l'elenco riportato non è un elenco delle classi, ma
il "tag" a pagine facebook esistenti e relative alle varie classi
(fra questa ci sta quella della AICD che evidentemente a suo tempo aveva creato
una pagina ancora attiva). Non è pertanto da intendersi un elenco delle classi
registrato in FIV che invece trovi sul sito federale
I
federali sempre bravi a dichiarare che il loro operato è perfetto, una App come
MyFedervela Fiv deve collegarsi solo al sito ufficiale Dinghy 12’ da cui ci si
può collegare con tutti i vari siti dell’AICD.
domenica 18 febbraio 2018
DAL 2018 OGNI CLASSE AVRÀ LA TITOLAZIONE DI "CAMPIONATO ITALIANO"
Finalmente
anche i Dinghy 12' avranno un Campione Italiano, fino ad ora non avevano
diritto al titolo ma erano solo campioni nazionali di classe
Il
Consiglio federale ha deliberato che da quest’anno verrà estesa la titolazione
di Campionato Italiano ai campionati di tutte le Classi - e non più solo quelle
olimpiche come nel passato - per tutte le manifestazioni finalizzate
all’assegnazione di Titolo di Campione d’Italia.
Per cui ci saranno tanti Campionati Italiani
quante sono le Classi e tanti Campioni Italiani quanti saranno i vincitori di
questi eventi. L'assegnazione del titolo non è in automatico ma, per
salvaguardare i contenuti tecnici e prestativi propri di un Campionato
Italiano, avverrà solo se in regata non vi saranno meno di quindici barche.
sabato 17 febbraio 2018
Invernale Torre del Lago; 17 febbraio 2018 Trofeo Quantum
Rilancio
questi articoli per chi non è su facebook, li trovate molto di più cliccando
Fabrizio Cusin si poteva seguire la regata quasi in diretta.
mercoledì 14 febbraio 2018
sabato 3 febbraio 2018
Invernale di Torre del Lago 03/02/2017, Coppa azienda vinicola Poggio Argentiera.
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I
podio: D’Albertas, Schiavon, Colapietro e Bertacca primo
legno
|
Flotta Romana condivide
i post di Fabrizio Cusin
Invernale di Torre del Lago 03/02/2017, azienda vinicola
Poggio Argentiera.
Oggi più che mai le previsioni meteo non sono state
azzeccate dai media più autorevoli locali e nazionali. Dopo la bufera della
notte che vedeva arrivare parte dello squadrone adriatico, i meteo promettevano
un miglioramento dalla tarda mattinata . Ebbene i 21 intrepidi dinghisti
avrebbero invece regatato in una giornata fredda con vento insolito da sud est
6 nodi e per di più sotto una leggera pioggia. Di sole neanche l’ombra.
La partenza era prevista per le 10.30 e a quell’ora in segreteria si parlava del più e del meno, ma sempre argomenti importanti che riguardavo i nostri dinghy. In assenza del giramondo Commodoro, doveva essere presa una decisione sulla giornata che non prometteva niente di buono. Lo scrivente con un cartello al petto dichiarava che non era lui a decidere; stavolta sarebbe stato compito della giuria. Tuttavia uno solo su tutti sembrava avere le idee molto chiare. Colui che “nascendo nell’ottavo giorno fu creato uomo muta” (cit. Puzzarini). Lascio a voi indovinare chi fosse. Sarò clemente, ma sono certo che i più avranno già immaginato. Chi non ha mai visto Flavio Semenzato presentarsi per primo, in muta, scalpitante per uscire ? Che energia Flavio, beato te! A parte tutto, Falvio ci fa la cortesia di uscire sul gommone con il presidente del circolo. Ritornano confermando che ci sono 5 nodi in mezzo al lago. Quindi ci si prepara. Ci fa visita Ottonello, molto impegnato nell’organizzazione del Cico. Anche Mireno Leoni è presente da visitatore con il direttivo della LNI di Pisa.
Si presentano sulla linea di partenza i forti Negri,
D’Albertas, Schiavon, Colapietro e altri ancora tra cui Bertacca sul legno
contro Maxima di Puzzarini. Due episodi caratterizzeranno le regate.La partenza era prevista per le 10.30 e a quell’ora in segreteria si parlava del più e del meno, ma sempre argomenti importanti che riguardavo i nostri dinghy. In assenza del giramondo Commodoro, doveva essere presa una decisione sulla giornata che non prometteva niente di buono. Lo scrivente con un cartello al petto dichiarava che non era lui a decidere; stavolta sarebbe stato compito della giuria. Tuttavia uno solo su tutti sembrava avere le idee molto chiare. Colui che “nascendo nell’ottavo giorno fu creato uomo muta” (cit. Puzzarini). Lascio a voi indovinare chi fosse. Sarò clemente, ma sono certo che i più avranno già immaginato. Chi non ha mai visto Flavio Semenzato presentarsi per primo, in muta, scalpitante per uscire ? Che energia Flavio, beato te! A parte tutto, Falvio ci fa la cortesia di uscire sul gommone con il presidente del circolo. Ritornano confermando che ci sono 5 nodi in mezzo al lago. Quindi ci si prepara. Ci fa visita Ottonello, molto impegnato nell’organizzazione del Cico. Anche Mireno Leoni è presente da visitatore con il direttivo della LNI di Pisa.
1a prova. 6 nodi sud, sud est.
Viene allungata la linea di partenza dove in molti preferiscono la boa. Alcuni sono fuori nell’ultimo minuto e vengono carinamente avvertiti. Partono in boa alla grande con mure a dritta D’albertas, Colapietro, Schiavon e Negri. Qualcun altro rimane schiacciato sottovento, non va avanti, ed è costretto a virare sul lato opposto che da scarso. Si sta sul bordo, qualche colpo di schiena perché il vento aumenta e alla boa di bolina succede il primo episodio: in virata Stefano Leporatti scivola sul fondo della sua barca, gli parte la barca al vento e becca in pieno il fianco della barca di Cusin (può succedere, ma quanta sofferenza per la mia barchetta danneggiata). Stefano fa il 360 e si scusa più volte. Laggiù nelle prime file Puzzarini va alla grande tanto che riesce a tagliare 5° dietro i sopracitati campioni.
2° prova. 10 nodi sud.
Stavolta si fa una partenza più conservativa, tutti sono dentro. Appare leggermente attardato sui primi D’Albertas; Colapietro se la gioca con Schiavon e Negri.
Alla boa di poppa succede l’impensabile. All’inseguimento dei primi tre, stavolta non troppo lontani, c’è una fila indiana di dinghy molto ravvicinata. Secondo episodio: Puzzarini, non se ne darà una ragione, scuffia in virata sulla boa. Con un bel gesto atletico si aggrappa al bordo del dinghy riuscendo a raddrizzarlo ma oramai la sua barca. è diventata una vasca da bagno. E’ purtroppo impossibile ritornare in regata. Bertacca, alla grande su Abbidubbi, da questo episodio è quello più coinvolto e fa di tutto per non andare sulla vela di Maxima; Italo perderà tanti metri preziosi.
Va forte Mendini che lotta nelle prime 5 posizioni; a ridosso di Calzecchi. Si spinge sulla direzione opposta, verso la parte alta del lago, Cusin che recupera molte posizioni. Finalmente capisce il suo nuovo boma e appare molto veloce a detta di Calzecchi.
La prova termina con il primo posto del sempre solito D’Albertas su Schiavon, Negri, Colapietro e Mendini.
C’è vento e tempo per la terza prova ma si preferisce tornare a terra. Ha piovuto e fa freddo.
Alle 14 tutti i dinghy sono tirati in terra con l’aiuto fondamentale del marinaio Dodo.
La premiazione si consuma con tea caldo, torta di mela, crostate fatte in casa, bruschetta con pomodoro, salame, cenci e ancora altro con il rosso e bianco di Poggio Argentiera. Speriamo che la prossima volta il circolo possa friggere le frittelle di riso e bomboloni che ci offrì lo scorso anno.
Svetta su tutti l’airone D’Albertas, vincitore delle due prove. Secondo Schiavon (3,2); veloce e genialmente tattico anche con aria più forte; terzo Colapietro (2,4) che ritrova la propria barca e finalmente compete ad armi pari con i più bravi della classe. Primo dei legni Bertacca (7,7), in credito con la fortuna.
E così finisce una bella giornata di sport; tutti si dichiarano soddisfatti delle condizioni e delle bottiglie di vino ricevute dallo sponsor. Non c’è cosa più divina che vedere persone soddisfatte e appagate dei loro sforzi. Anche il legend Visani è euforico perché riesce, per la sua prima volta, a non arrivare fuori tempo massimo. Se mi è permesso dire la mia, oggi mi sono piaciuti molto sia Carlo Mendini che Elena Balestrieri. Carlo con indole serena ha combattuto sempre per le prime posizioni; Elena con la grinta che la caratterizza ha lottato per la metà alta della classifica. Sta per caso lanciando un segnale a Paola e Francesca?
Di Fraia, campione temutissimo di J24, sconta la sua assenza prolungata sul dinghy. Giura però di ritornare ad allenarsi con costanza.
Titti con il suo peso leggero ha scontato le condizioni un pò più impegnative del solito. Stesso discorso per Sacchi, peso piuma, che parte molto bene, resiste ma poi è costretto a faticare.
Fidanza si riconferma veloce, come sempre nelle prime posizioni. Più a suo agio oggi Alessio Pardini che inizia a conoscere il dinghy.
Lorenzi oggi ha cambiato l’assetto della sua barca e questo lo ha condizionato non poco. E’ importante tornare ai livelli che conosciamo.
I fratelli Leporati a mio avviso sono apparsi oggi un pò sotto tono rispetto ai loro standard che siamo abituati apprezzare.
Sada, dopo una esperienza sulla Vtr, sta registrando il suo legno e presto ne otterrà la forma migliore.
Oggi Torre del lago si è proposta diversa dagli schemi previsti; ha voluto manifestare il suo ego di campo di regata difficile e particolare tanto che lo stesso D’Albertas cercava di dare una ragione al fatto che si guadagnava in strapuggia, cosa inusuale per i dinghy.
Negri salutava i regatanti di torre del lago. Sarà impegnato giustamente a Sulzano, in altro lago più vicino a casa sua. Ciao Negus e grazie di essere stato de nostri.
Appuntamento al 17 febbraio p.v. quando si regaterà la coppa Quantum e le sorprese non mancheranno.
Abbraccione.
Fabrizio
venerdì 2 febbraio 2018
Record di partecipanti al 5° convegno nazionale sulle imbarcazioni d’epoca
Illustrazione
di Lorenza Fonda
Il 27 gennaio 2018 si è svolto a Varese il 5° Convegno nazionale sulle imbarcazioni d’epoca, organizzato annualmente dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano
Oltre 150 partecipanti provenienti da Italia e Svizzera, 10 relatori, 6 ore dedicate alle relazioni, 4 patrocini ufficiali (Yacht Club Italiano, Associazione Italiana Vele d’Epoca, Associazione Scafi d’Epoca e Classici, Associazione Italiana Derive d’Epoca), 3 annunci di nuove iniziative nel settore della marineria, 3 barche esposte (la lancia elettrica in legno ‘Ernesto’ del cantiere Ernesto Riva, un Dinghy 12’ e una lancia bretone), una di fotografie di vele d’epoca del fotografo James Taylor, 8 magnifici sponsor (Autosalone Internazionale Jaguar Land Rover di Varese e Castellanza, AQA Lago Maggiore, Cromatura Cassanese, Porrini Moda Besozzo, Studio GIALLO & Co. Varese, Gioielleria Soma Besozzo, 3 Sixty Marketing Services, Funivie del Lago Maggiore), un annullo filatelico dedicato, oltre 130 pubblicazioni sulla stampa e media nazionali e più di 100.000 persone raggiunte sui social network nel periodo pre e post-evento. Questi i numeri della quinta edizione del convegno di barche d’epoca ‘Tra Legno e Acqua’ tenutosi il 27 gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese. Un altro grande successo per l’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano, che si conferma uno dei più attivi sodalizi italiani nel settore della promozione della cultura marinaresca e delle tradizioni nautiche.
Leggi ampia relazione su Barche Epoca e ClassicheIl 27 gennaio 2018 si è svolto a Varese il 5° Convegno nazionale sulle imbarcazioni d’epoca, organizzato annualmente dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano
Oltre 150 partecipanti provenienti da Italia e Svizzera, 10 relatori, 6 ore dedicate alle relazioni, 4 patrocini ufficiali (Yacht Club Italiano, Associazione Italiana Vele d’Epoca, Associazione Scafi d’Epoca e Classici, Associazione Italiana Derive d’Epoca), 3 annunci di nuove iniziative nel settore della marineria, 3 barche esposte (la lancia elettrica in legno ‘Ernesto’ del cantiere Ernesto Riva, un Dinghy 12’ e una lancia bretone), una di fotografie di vele d’epoca del fotografo James Taylor, 8 magnifici sponsor (Autosalone Internazionale Jaguar Land Rover di Varese e Castellanza, AQA Lago Maggiore, Cromatura Cassanese, Porrini Moda Besozzo, Studio GIALLO & Co. Varese, Gioielleria Soma Besozzo, 3 Sixty Marketing Services, Funivie del Lago Maggiore), un annullo filatelico dedicato, oltre 130 pubblicazioni sulla stampa e media nazionali e più di 100.000 persone raggiunte sui social network nel periodo pre e post-evento. Questi i numeri della quinta edizione del convegno di barche d’epoca ‘Tra Legno e Acqua’ tenutosi il 27 gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese. Un altro grande successo per l’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano, che si conferma uno dei più attivi sodalizi italiani nel settore della promozione della cultura marinaresca e delle tradizioni nautiche.
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