domenica 24 maggio 2020

il nuovo sito AICD è in lnea


Un sito pulito, di facile consultazione, che regala ampio respiro alle immagini e che oltre a raccontare la storia di questa piccola grande barca ultracentenaria, mette a disposizione degli appassionati tantissimi documenti e una straordinaria gallery fotografica con quasi 17.000 foto.

•Ci sono le copertine dei libri e degli Annuari che raccontano l’attività di una Classe sempre in movimento.
•C’è la raccolta completa degli atti sociali, compresi i verbali di tutte le assemblee tenute dall’Associazione.

•Ci sono le Regole di Costruzione e Stazza e i relativi disegni.

•C’è il registro delle barche stazzate dal 1929 ad oggi munito dei relativi certificati di stazza, specie per i Dinghy 12’ costruiti dal dopoguerra in poi (molti dei certificati precedenti, allora conservati a Genova presso la sede dell’USVI, oggi FIV, andarono perduti a causa dei bombardamenti).

•C’è la raccolta completa della rivista Il Dinghy, pubblicata dal 1980 al 2002 e c’è quella di Dinghy News, arrivato a quota 190, il notiziario on line a cura di Paolo Rastrelli che con passione, competenza e creatività dal 2005 ha documentato da vicino l’attività della Classe in acqua e a terra, senza mai perdere di vista le origini e le radici. 

•C’è un completo Albo d’Oro e c’è la raccolta dei risultati dei circuiti principali che risale fino al 2003.

•C’è naturalmente il calendario agonistico, dell’anno in corso e delle ultime 17 stagioni e, all’interno di ciascuna, bandi di regata, risultati e cronache.

•C’è, nella Sezione dedicata ai Servizi ai Soci, una guida alle regolazioni a cura di Top Gun del Dinghy 12’.

•C’è poi, e questa è la grande novità, una Photo Gallery divisa per anno, e al suo interno per evento, che debutta con quasi 17.000 foto.  Tra gli splendidi autori, professionisti come Carlo Borlenghi, Piergiovanni Carta-PaperNew, Roberto Celi- ForeVel, Luca Franzi, Francesco e Roberta Rastrelli – BluePassion, Fabio Taccola, James Robinson Taylor. Ma anche appassionati della Classe di talento come Leo Azzarini, Maria Elena Balestrieri e Camilla Fabbris.

nuovo sito
Il tutto ideato, curato e pazientemente organizzato dal webmaster Giosi Calabrò.

 

giovedì 14 maggio 2020

Reinhard Schroeder‎ e Giorgio , idee diverse del Dinghy 12’, ma amicizia e stima


Reinhard :   Dinghy 12’ Traduzione

Giorgio Pizzarello ci ha lasciato - una persona meravigliosa, sempre molto disponibile e generosa e felice di trasmettere la sua conoscenza ed esperienza. Era un vero amante del Dinghy 12’. Mi è stato permesso di stare con lui un paio di volte.

 Ci mancherà, ma continueremo a portare il suo spirito nel nostro cuore.

 Reinhard
 
 

mercoledì 13 maggio 2020

12footnews: Giorgio Pizzarello

12footnews: Giorgio Pizzarello: Giorgio Pizzarello is overleden. Ik heb vaak tegen hem gezeild en met hem samengewerkt om het zeilen in de 12voetsjol op een hoger plan te ...

Giorgio e Pieter due grandi del Dinghy 12' avversari ma amici


  Giorgio e Pieter  due grandi del Dinghy 12' avversari ma amici
2 ore fa
Pubblicato, da Pieter Bleeker Olanda traduzione

Giorgio Pizzarello è morto. Ho spesso navigato contro di lui e lavorato con lui per prendere la vela nel concerto 12ft al livello successivo. Una persona speciale, bei ricordi. Nell'articolo del mio collega italiano Stefano Tolotti (Flotta Romana) è descritto in dettaglio. Tutti i membri della famiglia desideravano molta forza e soprattutto Paola Martinelli. Nella foto superiore Giorgio e Paola sulla terrazza della KWVL, dopo che l'avevo convinto a partecipare al Campionato Olandese. La foto in basso è stata scattata nel 2008, dopo una gara di vela nel Golfo di Napoli. Sull'acqua e nelle discussioni sulla plastica o lo tuollen di legno sarebbe stato fanatico, ma poi sulla riva eravamo di nuovo amici.
Pieter Bleeker

Giorgio Pizzarello







 

martedì 12 maggio 2020

Dinghy 12' Ricordando Giorgio Pizzarello



Tra gli amici dei dinghy si sapeva che era ammalato, ma tutti abbiamo rispettato il giusto riserbo sino ad oggi con la notizia della sua morte che ci lascia in un grandissimo dolore. Con Giorgio Pizzarello abbiamo perso un grande amico a terra e in acqua, un eccellente timoniere, un uomo generoso nella vita, nella professione e nello sport della vela nel quale la sua famiglia da sempre si è cimentata.

Impossibile dire oggi quante regate abbia vinto, quanti premi e riconoscimenti abbia conquistato. Prima di approdare alla gloriosa classe dei dinghy, Giorgio ha regatato sui Finn, sui J24, sugli Snipe e prima con il padre e il fratello Stefano sul Dragone con il nome della sorella Giada. Ma non si accontentava di partecipare; egli, infatti, amava farsi carico dell’organizzazione della classe e dei circoli che ha frequentato. Per anni è stato Segretario della classe dinghy, ma già prima aveva cercato il rilancio di questa barca sul piano internazionale invitando in Italia olandesi, svizzeri, tedeschi, giapponesi e turchi e andando a regatare da loro nel circuito armando anche un Dinghy 12’ di costruzione Olandese,
Quando a Roma e nel Lazio il dinghy era pressoché scomparso con grande entusiasmo rianimò la classe organizzando Campionati nazionali prima ad Anzio poi nel 2001 a Bracciano che vinse e poi per due volte arrivò secondo), campionati invernali e, soprattutto, la regata intitolata a suo padre Franco, divenuta negli anni un appuntamento nazionale.
Giorgio ha avuto il merito di far approvare   un regolamento   di costruzione e stazza che dopo ben dieci anni di applicazione si è dimostrato validissimo, Dinghy Classici e moderni regatano praticamente a armi pari.
 Giorgio sapevi avverare i sogni, rileggete il suo capolavoro organizzativo dell’anno 2010 un campionato italiano Dinghy 12’ da record   e un suntuoso evento internazionale




Giorgio un inconfondibile stile, lui scendeva in acqua con i calzoni lunghi rigirati sulle caviglie e la camicia bianca. Una particolarità dietro la quale si nascondeva una inimitabile capacità competitiva. Noi della Flotta Romana quando al termine della prova vedevamo la sua vela al bando dopo il traguardo, eravamo contenti perché pensavo che lui, in fondo, aveva vinto anche per noi.
 Giorgio hai avuto il carisma del leader meritando ovunque rispetto e ammirazione anche nella sfortuna. Ciao Giorgio, vinci anche nel cielo. 
Pio Cerocchi e Stefano Tolotti
......................................
Francesca
Non ho mai sentito tanti uomini piangere. Uomini grandi, solidi. Uomini di mare abituati ad affrontare in prima persona vento, onde, buriane, avarie. Giorgio ha prodotto questo. In molti. E ha lasciato un vuoto anche in chi non lo ha incrociato personalmente.
 Sono astemia e non ho mai fatto uso di droghe, ma dalla telefonata di Paola, oggi 12 maggio 2020, una mattina romana col sole caldo  che si affaccia tra le nuvole, i ricordi  continuano a  scorrere veloci e inarrestabili. Sotto forma di espressioni, immagini, confidenze, sogni, progetti, battaglie, giudizi, passioni, messe a punto tecniche, pillole di tattica di regata (anche schizzate su tovagliolini da bar), consigli, cazziate, scontri, riappacificazioni, cure medico/ortopediche, sempre risolutive. Il tutto dispensato con passione, vitalità, signorilità, generosità, amicizia vera, correttezza. Una sequenza praticamente inesauribile. Giorgio, il mio Boss, come lo chiamavo scherzando, mi ha inventata come Segretario della Classe Dinghy in un momento difficile dell’AICD. Ha creduto in me e gliene sono stata sempre grata, e in tutti questi anni – correva allora l’anno 2011- non ho mai mancato di tenerlo aggiornato dei fatti della Classe, anche qualche giorno fa, con gli sviluppi positivi dei rapporti italo/olandesi e con il nuovo sito al quale stiamo lavorando. Così come avevamo condiviso le due regate nazionali, di Coppa Italia e del Trofeo Dinghy Classico che in questo 2020 avrebbero riportato nelle acque della sua Flotta Romana, se non fosse stato per il malefico Coronavirus. 
Per carattere, e origini liguri, non sono di grandi parole. Mi imbarazza. Chiudo quindi qui questo pensiero dedicato a Giorgio, che mi sgorga a poche ore da quando se ne è andato, con un piccolo inventario di parole e flash che mi vengono in mente pensando a lui. Amico, generoso, signore, intelligente, carismatico, intuitivo, attento, profondo, sincero, campione, impulsivo, appassionato, coraggioso, comprensivo,  diretto,  a tratti esplosivo, leale;  colonna, cuore e anima della Flotta Romana; Maestro di vela, ma anche di vita; mai falso; la borsa da medico appoggiata sulla panca del  Dinghy,  mentre sta armando per ultimo perché deve dare i resti a tutti sotto forma di supporto e consigli, se non visita ortopedica al volo; elegante in regata  con la immancabile camicia e braga chiara al posto dei capi “tecnici”; l’appellativo bella giovane, quando ti chiamava al telefono o ti incontrava;  il profumo del suo sigaro al caffè (?) durante la poppa; il creativo modo di chiedere acqua arrivando in  boa alzandosi in piedi e mettendo il timone tra le gambe: “tu, tu, tu e tu, siete ingaggiati, voi altri no…”; l’uso dei punti esclamativi negli scritti; il modo “garbato” (eufemismo) con il quale riprendeva gli ufficiali di regata quando posizionavano male il campo di regata; splendido, il talento come efficace, risolutivo ortopedico, e poi, e poi, e poi …..
Buonissimo vento indimenticabile Giorgio, siamo veramente tanti a volerti bene!!!!!!!


Francesca   e Giorgio


 

 



 
 

sabato 2 maggio 2020

Dinghy 12’ Diplomacy video chiamata tra Francesca e Jaap Wientjes Segretario Twaalfvoetsjollenclub


Questi bizzarri tempi sospesi, che ci vedono da due mesi lontani dai nostri Dinghy, tanto che alcuni hanno supplito dandosi ad accanite  e-regate, hanno prodotto un risultato che  fino a poco tempo fa sembrava lontano: l’avvicinamento  tra la Classe Olandese, il Twaalfvoetsjollenclub, e l’AICD.

Come sappiamo, perché ne avevamo parlato al Campionato di Imperia e al Dinghy Day, a seguito di un periodo internamente complesso, ad aprile 2019 il Twaalfvoetsjollenclub ha eletto un nuovo Consiglio e nominato  Jaap Wientjes  Segretario.

Jaap Wientjes  mi aveva contattata dopo la sua nomina, anche grazie ai buoni uffici di Patricia Surendonk, che frequenta le nostre regate e che in molti conosciamo e apprezziamo. L’idea era di incontrarci  in occasione di una mia trasferta lavorativa ad Amsterdam, poi cancellata a causa del Coronavirus, e comunque al Bombolino, purtroppo  saltato anche quello.

Questa settimana però abbiamo supplito con una costruttiva, piacevole video-chiamata di quasi due ore.

La sintesi, detta con le sue parole, è che “We are all aware of the differences in class rules and specification of the 12ftdinghy. Clearly this may separate us, but there is still a lot more that units us.” ( traduzione: siamo tutti consapevoli delle differenze delle rispettive regole di Classe e specifiche dei Dinghy 12’. Chiaramente ciò può essere elemento di separazione, ma c’è comunque molto di più che ci unisce.”

Partendo da questo presupposto condiviso, e consapevoli - come  confermano  tecnici in entrambi paesi - che gli scafi italiani e olandesi non mostrano differenze significative, neppure nel peso,  mentre sono le manovre, la vela,  le antenne, il materiale degli scafi,  che hanno avuto una evoluzione diversa in Italia e in Olanda, determinata dalle diverse condizioni in cui si regata, siamo  d’accordo entrambi che è irrealistico oggi ipotizzare di convergere su un regolamento unico.

 
C’è però piena intesa sul fatto che questo non toglie che si possa correre insieme per divertimento e avere relazioni amichevoli.
Se i rapporti, come auspichiamo, saranno ristabiliti, ci siamo detti che la prossima stagione ipotizzeremo trasferte reciproche, iniziando per quelle nostre in Olanda, per sensibilità, dai nostri Dinghy 12’ Classici. Ho anche detto che se si presenteranno in gruppo a nostre regate, metteremo in palio un premio anche per il meglio piazzato dei Dinghy di stazza olandese.
                Una precisazione doverosa per chi, come me, ha sofferto degli attacchi al nostro Dinghy da parte della neocostituita  associazione International12 Foot Dinghies, alla quale ho replicato con la  lettera recentemente resa nota. Mi è stato assicurato che l’associazione in questione, non parla a nome della Classe Olandese, il Twaalfvoetsjollenclub, che come noi è la Classe riconosciuta dalla propria Federazione Nazionale.
                Una buona notizia quindi per le nostre Relazioni Internazionali, grazie alla quale in vista della stagione 2021, siamo già al lavoro!
Francesca
Il Vostro Segretario