Cavalcando
l’onda del successo di popolarità del Bombolino nel lungo ponte d’ inizio
giugno ben sette appuntamenti internazionali e nazionali per il nostro Dinghy
12’, sono un po’ troppi? Vediamo cosa
succederà i dinghisti sono sempre pronti a sorprenderci.
Sono
parecchio incuriosito dalle regate raduno di vele classiche di Ascona e Moniga
e dalla Velalonga veneziana perché vedo che molti non amano agonismo quasi
professionale del top della classe.
L’Associazione Italiana Classe Dinghy 12’, conta 299
soci tesserati ma le naviganti sono più di 600 tra scafi in legno, scafi in
vetroresina e legno e scafi in vetroresina, di recente costruzione e d’epoca,
sarebbe molto bello saperli coinvolgere tra le attività AICD. Per questi raduni
a mio avviso la formula giusta è rifarsi alle regole, per i veicoli storici (moto e auto). Stanno tentando promuovere
questa strada varie associazioni e riviste come: il “Giornale della Vela” e “Barche d’epoca e classiche” e “Associazione Vele d’Epoca Verbano” basandosi
sul testo della Carta di Torino (2012, per i veicoli storici) che trae ispirazione
dalla Carta di Venezia (1964) dell’UNESCO, dalla Carta di Barcellona (2003, imbarcazioni
storiche), dalla Carta di Riga (2005, veicoli storici su rotaia).
Per saperne di più:
Giornale della Vela
Associazione Vele d’Epoca Verbano
l’AICD considera
storiche barche con più di 25 anni (purtroppo non definisce il tipo di
restauro) i nostri Dinghy 12’, hanno una lunga vita, quindi sono adattissimi
per queste formule di raduni storici, molte “storiche” sono ancora barche in
grado di ottenere ottimi risultati basti pensare che al recente Bombolino nei
primi cinque ci sono ben tre barche con all’attivo quasi 20 anni di regate
sempre al top.
Nessun commento:
Posta un commento