sabato 19 gennaio 2019

Dinghy 12’: Trofeo Valentin Mankin, classifica 1° giornata



Mankin 1a giornata. Commento di Fabrizio Cusin

 3 ottime prove sui 5 mts levante. Decisamente una nazionale spontanea con 54 pre iscritti e 45 partenti. A farci visita ma non regatanti per indisponibilità campioni del calibro di D’Albertas e Negri (anche loro agli scivoli, grazie!).
 Si è tenuto anche il consiglio dell’Aicd a testimonianza dell’importanza di questa manifestazione.
 Ciò che salta agli occhi è l’ambizione a fare bene per gli organizzatori, a ben figurare per i regatanti tanto che per la prima prova ben 3 volte il Comitato ci faceva rientrare! Nervi tesi, non me ne vorranno i più bravi, ma la mia impressione era che proprio loro guidavano buona parte della flotta oltre la linea.
 Qualche scorrettezza in acqua, qualche incrocio proibito; qualche incontro ravvicinato direi puntato come un tiro a piattello. Ci si rimane male, ci si chiarisce, si ritorna amici e si riparte.
 Ribadisce la sua grandezza in queste prime 3 prove Massimo Schiavon su un fortissimo Fabrizio Maestrello, riflessivo sempre lì davanti. Nonostante il vento abbastanza sostenuto Mangione chiude al terzo posto dimostrando di aver preso confidenza con tutte le condizioni. Bella lotta con il padrone di casa Italo Bertacca che lo segue a pochi punti. Al quinto Fabrizio Cusin che apre il Mankin con un 1 posto per poi tornare Cusin e perdersi (un genio!). Nel femminile la tema e Francesca Lodigiani non dà tregua a Elena Balestrieri alle prese con scelte sbagliate. Nel master non so che dirvi, non conosco le date di nascita dei concorrenti mentre mi è facile notare che il campione Giorgio Sanzini è avanti nei Legend.
 Da notare che il lago non perdona gli errori tattici, Tua regala infatti posizioni di classifica con una scelta di bordo scellerata. Colapietro prende una bomata in faccia; dolorante é costretto a rientrare (pare che stia molto meglio fortunatamente).
 Tutti bravi, campioni, eccellenti ma solo 1 primeggia in tutti i sensi. Lui vale più di tutti: è Alessio Pardini alla sua prima importante regata in Dinghy. Cavalca La Santuzza, uno dei sogni della sua vita per la quale si è allenato a bestia, scritto, cancellato e riscritto il suo taccuino. E’ li nei primi 10 e noi regatanti Dinghy che bazzichiamo campi di regate da anni sappiamo cosa significhi piazzarsi nei 10 di una nazionale, (anche se spontanea).  Alessio sei la mia gioia più grande!
Fabrizio

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