domenica 6 giugno 2010

Trofeo Fosco Santini 2010 2° giornata

Trevignano Romano, domenica 6 giugno 2010
Una giornata da manuale della vela: vento disteso (6 – 8 nodi) e sole splendente, per la seconda giornata del Trofeo Fosco Santini 2010, superbamente organizzato dai laboriosi soci dell’ASNS.
Le due prove sono state dominate, a dir poco, da Giorgio Pizzarello. Gli altri ? tutti a provar nuove vele per il prossimo 74° Campionato nazionale.
Giorgio così vince il trofeo F. Santini 2010 con quattro primi, secondo Mauro Calzecchi (4,2,2,3), terzo Salvatore Cossellu (2,8,3,10).


Presto saranno inserite le foto del Trofeo Fosco Santini 2010. Per ora collegatevi con il ricchissimo Album del Sabbazzietto con tutte le foto del 2007-2008-2009

1 commento:

  1. Sul lago di Bracciano per il Piz finirà come per Binda nel 1930. In quell'anno gli organizzatori del Giro d'Italia gli chiesero di non partecipare per manifesta superiorità. Insomma un po' come ai tempi di Merckx, si corre per arrivare secondi. E, stanti le quattro vittorie del Piz nelle quattro bellissime prove del Trofeo Santini (perfettamente organizzato dal benemerito "sabazzietto"), La "fortuna" di arrivare secondo è toccata al "ferrarista" dei dinghy Mauro Calzecchi sul suo Lillia rossossimo. Terzo - come si vede bene dalla classifica - il contrammiraglio Cossellu. Dietro di lui Sansini che nel secondo giorno ha cambiato vela scivolando così dal podio dove era buon terzo.
    E qui anche un poco tecnico come è lo scriptor, comincia a pensare che i super-Lillia da soli non fanno più la differenza; il valore aggiunto è ritornato a essera la vela. E proprio su queste, alla vigilia del Campionato, "impazza" già turbolento il mercato dei prestiti e degli acquisti all'ultim'ora. Giustificazione fissa, quella della vela, sia delle cattive prestazioni sia, per converso, per l'attribuzione a quella del merito di chi, invece, vince.
    Anche Scanus ne ha provate due, senza però muovere più di tanto la classifica. Franco Grande ha finito in crescendo, mentre Max de Provinis non ha brillato come eravamo abituati a vederlo. All'ottavo posto il "lilliato" avvocato del Foro di Napoli, Allodi, che nelle due giornate, invece della vela, ha cambiato l'equipaggio chiamando a bordo la signora Di Toro.
    Poi viene Sara ineffabile degli Scrimieri spesso nelle prime posizioni e finita in classifica avanti al padre Petrus optimus organizzatore dell'evento.
    Dietro Fantini che non molla mai a differenza del velaio Bellots che nella prima prova della seconda giornata ha scontato il danno di un picco che non scapolava e, incavolatissimo, se ne è tornato vicino alla barca comitato meditando la "vendetta", riuscitagli con il secondo posto nell'ultima prova.
    Un capitolo a parte meritano lo scriptor e Tolots che da quattro anni arrivano sempre insieme sulle boe e nelle classifica ora uno avanti, ora indietro. Secondo il Piz boliniamo entrambi con le vele poco cazzate, ma avendocelo detto a tutti e due, seppure gli dessimo retta, arriveremmo sempre insieme.
    Bel di Sarius della izquierda storica è arrivato dietro la premiata coppia di cui sopra, fortunata per le distrazioni del sopradetto timoniere a metà delle boline. Se mantenesse la concentrazione sarebbe più avanti.
    Antonella degli Alberici, invece, graziosamente chiude la classifica dei dinghy vetroresinati. Tranquilla nel percorso, spesso avanti, ma anche lei per distrazione scivolante indietro negli arrivi.
    Poi i due "cavalieri di Colombo" sui loro bellissimi legni. Giangi archstar D'Ardia e di Bieda accanito nel primo giro della prima prova, conclusa avanti a Regolus. Poi seguendo un comando remoto si è affrettato a terra e non s'è più visto. E a questo punto al rivale dei "legni" con l'anca in profilato d'alluminio, non è rimasto che maramaldeggiare verso il premio a loro dedicato.
    Diciotto dinghy in acqua dopo tanta sfiga climatica non sono stati pochi, ma prepariamoci a vedere qualcosa di straordinario all'imminente campionato italiano. Quanti saremo? Noi di flotta romana non saremo pochi e per questo lo scriptor lancia una proposta all'oligarkia di IV zona (Piz, degli Scrimieri e Tolots per la cronaca): perché non preparate un adesivo giallorosso da attaccare sui nostri scafi? Tanto per far vedere. Tanto - a molti - per scaldare il cuore.
    Pius scripsit

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