lunedì 14 giugno 2010

Trofeo Angelo Randazzo 2010

Si é conclusa la quarta regata di Coppa Italia, intitolata al Cavaliere del Lavoro Angelo Randazzo, dimostratosi sempre sensibile al fascino del Dinghy tanto da curare personalmente anche l'organizzazione della classica palermitana.
Vincitore del trofeo é il locale e forte Ubaldo Bruni su Vincenzo Penagini e Fabrizio Cusin. Seguono Vittorio Macchiarella e Paolo Corbellini. Vincitore della categoria Master è Bruni, per i classici Giuseppe La Scala.
L'imminente Campionato di Classe ha indotto purtroppo diversi timonieri a non partecipare. Nonostante tutto il livello qualitativo è stato alto considerato che la regata ha visto la presenza di sei vincitori nazionali, di tre Campioni Master, di uno femminile e di sette timonieri nei primi 20 della Ranking List.
Sono state disputate tutte e sette le prove in programma con l'applicazione di uno scarto.
Prima giornata.
Tre prove con 5 mts di levante.
Cusin (2,1,2) é vincitore della prima giornata. Appare a suo agio con la plurivittoriosa Strepitosa invelata con la "San Paolino" del 2004 datagli da Paolo Viacava.
Al secondo posto conclude Vittorio Macchiarella seguito da Ubaldo Bruni.
Seconda giornata.
Entra un maestrale che oscilla e rende determinanti le scelte tattiche. Penagini si riscatta con due primi e un secondo posto ai danni dei diretti avversari tra cui Macchiarella purtroppo autore di un Ocs. Paolo Corbellini, Carlo Cameli e Franco Grande con un terzo fanno il loro migliore parziale, come Vincenzo Brizzi che vince una prova.
Sfortunata Paola Randazzo che in poppa al secondo posto subiva il dispetto di un'onda che la scuffiava. Un vero peccato perché il suo nuovo Bonaldo le stava facendo pregustare una ricca soddisfazione.
Terza giornata.
La lotta per l'aggiudicazione della nazionale è ristretta a Penagini, Cusin e Bruni rispettivamente a 11, 12 e 14 punti nella classifica parziale.
La giornata sembra una replica della prima. Con 5 mts di levante il primo a scattare é Bruni che tira un bordo lungo costa. Penagini e Macchiarella lo seguono mentre Cusin piú indietro é al vento. Bruni vira giustamente alto sulla lay line e regge bene alla forte corrente. Penagini, Cusin e Macchiarella restano vittime della bonaccia e della corrente in prossimità della boa di bolina. Bruni conduce la regata sempre primo con autorità mentre Penagini, Macchiarella e Cusin si controllano. Vince la regata Bruni seguito da Brizzi e Cangemi.
La nazionale termina con luci ed ombre di alcuni timonieri, tra cui Schiavon che non appare al meglio di cui siamo abituati, mentre il peso leggero ha danneggiato il bravissimo Gaetano Allodi peraltro incappato in ben due OCS.
Premiazione.
Il direttore sportivo Vincenzo Saporito che ci auguriamo di rivedere in acqua conduce la premiazione. Dopo l'intervento del Presidente Agostino Randazzo Il Vice Segretario Carlo Cameli porta i saluti di Giorgio Pizzarello fortemente impegnato nell'organizzazione dei due appuntamenti più importanti della stagione. Ha parole di elogio nei confronti del Circolo che alla perfezione, per tramite della sua Lea Benigno, riesce sempre ad organizzare questa irrinunciabile nazionale, regalando uno standard sempre più collaudato.
Giuseppe La Scala premiato dalla Duchessa Vergara di Craco dona al Presidente Agostino Randazzo il recente volume sul dinghy classico a firma di Paolo Rastrelli. La brillante e ancora dinamicissima Duchessa pioniera del Circolo della Vela (74 anni d'iscririzione e 96 di età) ci racconta di aver veleggiato in Dinghy negli anni 40 confermando la peculiarità dell'imbarcazione.
Sono premiati anche i prodieri Iacopo di Tarsa Belmonte (7anni) , Virgilio (9 anni) e Flavio Napoli (8 anni).
Premi anche per l'attento Comitato di regata presieduto da Piero Lo Giudice e coadiuvato dalla sempre presente Gabriella Caldarella, da Marta Airoldi e Andrea Avola.
Un sincero ringraziamento ai sempri presenti marinai capitanati da Giuseppe, detto "Panza i umma", col suo secondo Maurizio " 14 sbarrato ". Anche Asparino e Serafino hanno contribuito organizzando I lavori necessari per il campo di regata.
Bruno Ampola e la sua consorte Elena hanno collaborato sia in terra che in mare. Anche gli atleti del CVS si sono prodigati per l'assistenza in acqua (ricordo Cricchi, Pinolina, Giuvà, Ghito, Riccà e Baffo di piombo).
Da sottolineare la presenza fin dal primo giorno del Commodoro della Classe Mario Catalano, che pronto di buon mattino a seguire i preparativi per l'uscita in mare e rassicurato che anche l'ultima barca fosse in acqua, prendeva posto sul terrazzo del Circolo a seguire le regate senza distogliersi un solo attimo. Al rientro dei concorrenti a terra li accoglieva tutti ascoltando e commentando le prime impressioni “a caldo”

Arrivederci al prossimo anno e con dispiacere coccolati ma ingrassati si lascia Palermo.
(Fabrizio)

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