Rilancio per i vecchiacci che non usano i social, la
cronaca di Fabrizio Cusin della giornata finale dell’invernale di Torre del
Lago Puccini.
Fabrizio ha avuto l’abilità attraverso Whats App e
Facebook di far vivere in diretta tutto l’invernale un “gran bene” per il
nostro Dinghy 12’ servirebbe uno come lui che si dedicasse al nostro sito
istituzionale Dinghy.it
17-18/03/2018 Coppa Garnel, operatore indipendente
nell' economia reale come società di gestione del risparmio, consulente
d'impresa ed energy manager.
17/03/18 - 1a prova.
6,8 nodi sud ovest (libeccino). Più o meno laggiù davanti sono tutti
ravvicinati. Fanno finta di essere compagni di merenda ma invece, a colpi di
virate, se le danno di santa ragione. La posta in palio è alta per la
classifica finale. Oggi bisogna ben interpretare il campo di regata che da
buono sulla sinistra.
Attento Italo Bertacca, un giovanotto sul “maggiolino tutto matto” Abbidubbi.
Non c’è scampo per nessuno e tantomeno per i suoi cinque avversari legni.
Vince la prova Bertacca su Colapietro e D’Albertas.
2a prova
Uno spumeggiante Toni Anghilleri primeggia di prepotenza nella seconda prova
rifacendosi del brutto parziale precedente. Tony naviga sicuro fino all'arrivo
della boa di poppa dove viene accorciata la regata. Lo segue D'Albertas
incalzato da Colapietro. Quarto Lorenzi su Bertacca.
Vista l'assenza di vento si pensa di tornare a terra
quando invece ritornano le condizioni per dare il via alla terza prova. Si
scende tutti sul lato sinistro del campo all'inseguimento di Colapietro che
gira la bolina su Bertacca, D'Albertas e Cusin. Quest'ultimi si tengono alti in
poppa e riescono a raggiungere i primi due posti più sottovento. Bertacca é
completamente fermo in poppa, non riesce a ripartire. Alla boa gira Vittorio su
Colapietro e Cusin appaiati. Il vento gira di 360 gradi, qualche madonna e la
giuria é costretta ad annullare la prova. Poco dopo ritorna il vento da ovest e
sotto la pioggia si veleggia fino a terra.
18/03/18 - pioggia battente a Torre del lago, vento
che soffia crescendo, qualcuno carica, rimaniamo in pochi e chiudiamo il
campionato. Poco dopo il vento sale abbondantemente oltre il limite. Vince il
Garnel D'Albertas (3,2) a pari merito con Colapietro. Terzo Bertacca anche
primo dei legni.
Così si chiude il XIII campionato invernale dinghy
Puccini. Vince la classifica finale Dani Colapietro su D'Albertas, Schiavon,
Bertacca e Cusin.
Due parole su costoro prima di constatare un campionato di spessore talmente
elevato che dopo mesi vede i primi ravvicinati da pochi punti.
Colapietro ritrova la velocità che era perduta e ai più è evidente che possa
migliorarla ancora un poco. Ciò che impressiona è la testa che mette nelle
regate. Annusa e legge le condizioni del campo di regata. Se le fa proprie e sa
dove andare. Non sbaglia mai un colpo. Una tattica come pochi. Ha regatato su
uno specchio d'acqua che dice di non amare, ma appunto perché rocambolesco
premia persone come lui che meglio sanno interpretare.

Al secondo posto assoluto D'Albertas. Sappiamo quanto vale, le belle parole
oramai si sprecano per lui. Un solo peccato, quello di essersi fermato a 8
vittorie consecutive, senza essere riuscito a partecipare all’inizio del
campionato. Contavo ammirato con il pallottoliere i suoi primi posti. VIttorio
è una forza della natura, lo vedi con quel naso all'insù, posto su una testa
storta e pagheresti oro per sapere a cosa stia pensando.
Al terzo posto Schiavon. Viene a campionato iniziato, nemmeno lo presenzia
tutto, e fa il vuoto dietro di lui. Certo si che il sistema di classifica aiuta
coloro che arrivano in corsa, ma è altrettanto vero c'è sempre modo di
rientrare se ti chiami Schiavon.
Al quarto posto e nonché primo dei classici Bertacca. Quali parole posso
ulteriormente spendere su uno che da anni è sempre costantemente ai vertici
nazionali? Già la parola "costanza".
Se solo si allenasse con un programma ben definito non oso pensare dove
arriverebbe. A fin di bene lo rimprovero molto di non allenarsi abbastanza sul
dinghy. Potrebbe con Colapietro, Tua e altri far crescere in maniera
esponenziale la flotta alto tirreno nello stesso modo in cui oggi lodiamo
quella veneta.
Al quinto posto Cusin. È' apparso per tutto il campionato privo di
concentrazione, sorretto fortunatamente da una barca a detta di molti tra le
più veloci della classe. Purtroppo teme di aver subito, a fin di bene, una
modifica del piede d' albero che lo ha invece un po' inguaiato. Ha comprato un
boma nuovo che gli dà soddisfazioni regatando volutamente con una vela
straccio. È' apparso stanco ma appagato della soddisfazione espressa dai
partecipanti di torre del lago che lo hanno voluto omaggiare di un libro
fotografico sul lago di Massaciuccoli con dedica firmata dagli stessi.
Sinceramente grazie !!! Lo ho apprezzato tantissimo. Un bel gesto di affetto.

È doveroso unirmi ai sentiti ringraziamenti che
Colapietro ha espresso, in premiazione, allo staff del circolo di torre del
lago (evito i nomi perché sarebbero troppi). Ci hanno fatto sentire sempre a
casa nostra. Consapevoli che il campionato fosse un bel giochino per noi, si
sono proposti sempre con garbo e attenzione nello spirito della più profonda
condivisone. Lo è stato anche Edmondo Bianchi , il gigantesco marinaio
soprannominato Dodo dagli invernali del Massaciuccoli.
Altrettanto magnifici sono
stati i partecipanti di torre del lago. Senza pretese hanno capito e apprezzato
lo spirito familiare dell'ambiente. Hanno compreso l'importanza del Mankin
accorrendo da più parti d'Italia. Hanno contribuito alla riuscita di una grande
manifestazione invernale per un numero spaventoso di partecipanti, mai esistito
nei precedenti invernali e alla stregua di una regata di coppa Italia. Anche la
stampa nazionale ha parlato del campionato e di un suo glorioso partecipante
che “sente il mare”. Molte facce nuove che hanno potuto partecipare grazie alla
disponibilità di Andrea Pivanti che ha messo a disposizione senza gelosia la
propria imbarcazione.
Si è potuto apprezzare la simpatia e il lodevole impegno del Legend Gianfranco
Visani, di Alessio Pardini che si è messo a disposizione di quest'ultimo, del
giramondo commodoro Tua, del sostegno di Francesca Lodigiani, del sostegno
digitale della Flotta Romana.
Così termino i miei resoconti.
Arrivederci all’invernale del prossimo anno e un abbraccione a Tutti
