Quando le forme perdono il loro
significato
I Dinghy d’epoca esistono ancora? II parte, le prime realizzazioni in vetroresina
George
Cockshott ha disegnato il nostro Dinghy 12p, nell’epoca in cui le barche erano,
progettate per durare, se si guastavano, si aggiustavano, così duravano
potenzialmente per sempre. Nella nostra epoca c’è l’Obsolescenza programmata, si chiama
così, le barche sono progettate e concepite per non durare a lungo, in pochi
anni diventano obsolete “lemon” (spremute), una volta buttate, noi correremo a
sostituirle con altre, reclamizzate come più performanti .Naturalmente fanno
eccezione i Dinghy 12p, in Italia ancora oggi, anche se sono cambiati materiali
e utensili, i nostri Dinghy 12p, sono costruiti per durare con una tecnologia
semplice alla portata di ogni artigiano, in rispetto del
progetto originale e delle regole di classe. Dinghy
12p con più di venti anni sia di legno sia di vetroresina regatano a ottimi
livelli. Kinnor costruito (vtr-legno) nel 1991 ha vinto con Rebaudi ha vinto il
titolo nazionale nel 2012, una vita agonistica così duratura è impensabile
nella maggior parte delle altre classi di derive da regata.
Per
fortuna i nostri Dinghy 12p hanno una lunga vita, quando li riarmiamo dobbiamo
considerare che non ne saremo proprietari per sempre, ma percorreremo solo una
parte del percorso, poi lo passeremo a un altro proprietario. Inevitabilmente la
barca porterà con sé un po’ della nostra storia e i segni di come l’abbiamo vissuta
noi e chi ci ha preceduto.
Anzi
è giusto dire che molti dei nostri Dinghy 12p sia di legno sia di vetroresina
hanno avuto più di una vita. Sono stati usati per regatare, come barca per le
vacanze di famiglia, o con l’aggiunta del mitico “Moscone” e accessori vari
trasformati in barca da pesca.
Foto 1- Questo
Dinghy è in fase di restauro a Trevignano, (tutti quei gavoni che vedete sono
posticci fissati con del semplice stucco) è un Pozzi, come si vede dal ritaglio
di Mondo Sommerso era in produzione già nel 1963, naturalmente non è nel
Registro Generale Imbarcazioni e Certificati di Stazza AICD. Nel registro c’è
un altro Pozzi è ITA 2033 la celebre Marghy, costruita nel 1963 stazzata solo
nel 2002, dopo un impegnativo restauro del nostro R. Provini, Marghy naviga
ancora sul lago.
La storia dei primi Dinghy
12p in vetroresina è ancora tutta da scrivere, la vulgata racconta che i primi
gusci del Dinghy 12p in vetroresina sono stati tutti stampati su un modello di
Patrone. Ufficialmente il primo numero velico assegnato fu ITA 1599 assegnato a
un Bonaldo vtr-legno costruito nel 1977, ma poi risulta che a un Patrone
vtr-legno costruito nel 1967 fu assegnato il numero velico ITA 1600, con un
certificato emesso 11,06, 1977. Nel tabulato c’è un altro Patrone vtr-legno
costruito nel 1970, stazzato nel 1991 come ITA 1797. Il registro riporta anche
come costruzioni vtr-legno il Patrone ITA 2130 costruito nel 1964, e un Lillia
vtr-legno costruito nel 1963 è stazzato come ITA 2215, il primo è chiaramente
un errore, il dinghy è Artemisia ed è di legno, del secondo allego il
certificato ma la sigla del materiale è strana.
Quindi
penso proprio che il titolo del primo Dinghy 12p (stazzato) costruito in
vetroresina sia di Marghy.
Fanno
parte, della Flotta Romana altre due storiche signore in vtr-legno: ITA 1643
Aurora un Bonaldo del 1981, campione nazionale nel 1984, e Alice ITA 1659 un
Patrone del 1982 della serie di Marzia ITA 1660 il primo Dinghy 12p in
vtr-legno vincitore di un titolo nazionale con Oneto nel 1982.
Questi
sono i dati ufficiali ma di Dinghy 12p in vetroresina ne sono stati stampati
diversi negli anni sessanta anche se non riconosciuti ufficialmente dalla
classe, eccone due da poco arrivati sul lago a Trevignano.
Foto 2 nella foto un vecchio Dinghy dalle vele rosso bordò, con una lunga storia legata al nome di Ravagnan (la famiglia di Piero che nel 1984 fu il più giovane a vincere il titolo nazionale), è un Lillia, una delle prime versioni vetroresina/legno con lo scafo leggermente modificato da Gianni Lillia (modifica poi abbandonata per rispettare le regole del monotipo)
Foto 3 è un
altro Lillia vtr- legno probabilmente fine anni settanta, non stazzato, è in
una villa di Trevignano che ospita ragazzi di un’organizzazione di
vacanze estive speriamo che diventi una splendida balia per tanti giovani
Dinghisti.
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