domenica 12 gennaio 2014

La Flotta Romana dei Dinghy 12p all’inizio della stagione 2014


 La rinascita del Dinghy 12p nel Lazio era partita nel 1997 da Anzio con Guido Battisti e si era confermata nel 1999 con il bel campionato nazionale organizzato dal Circolo della Vela di Roma. Anzio offre ottimi circoli e uno splendido campo di regata ma ha un problema, il cattivo collegamento stradale, la Pontina in estate è un vero incubo.
Dal 2000 il “covo” dei Dinghy 12p, si era trasferito al “mitico circolo Tiberino” sul lago di Bracciano, dove con la guida del compianto Sergio Masserotti si era raccolta e organizzata la Flotta Romana, indimenticabile il campionato nazionale del 2002. Poi, mancando l’entusiasmo e la capacita organizzativa, ma soprattutto il tempo che  Sergio Masserotti poteva dedicare,  i problemi logistici del circolo hanno provocato una breve frenata dell’attività dei Dinghy sul lago . Servivano maggiori spazi rispetto a quelli che il CVT poteva offrire. Il primo a traslocare è stato Giorgio Pizzarello “il presidente” che aveva individuato al Sailing Team la logistica utile per organizzare il Trofeo Cockshott. Gli ampi spazi per le barche e carrelli e le strutture del vicino albergo hanno permesso l’organizzazione di grandi eventi internazionali: Trofeo George Cockshott 2008,2009 e Campionato Nazionale e World Cup nel 2010, con record di partecipazione sia nazionale che straniera.
Grazie alla popolarità di queste regate il numero dei dinghisti è sensibilmente aumentato e ora agli inizi del 2014 la flotta Romana ha superato le cinquanta barche, (n.b. barche non timonieri perché molti hanno sia lo scafo classico di legno sia quello moderno in vetroresina.)
Al gruppo iniziale:, Alati, Cameli, Calzecchi, Cerocchi, Cossellu, Ghira, i fratelli Provini e Pizzarello, Sanzini, Scrimieri, Tolotti, si aggiunse presto il gruppo del golfo di Gaeta capitanato Roberto Scanu, con Pietro Viola e Carlo Bocchino. Gaeta e Formia, sono ben collegate con Napoli e Roma, hanno un ottimo campo di regata e attrezzatissimi circoli che hanno organizzato due nazionali l’ultima nel 2011 e un paio di regate di campionato zonale.
I legni: Una volta dire Dinghy Classico o “ Master Commander “ era la stessa cosa, anche se in vecchiaia il leggendario Giulio si è trasformato in un plasticone, il numero dei “legni 100 % “continua a crescere. Mirek, al Saling Team ha restaurato parecchi Dinghy storici fra cui il primo Dinghy 12p costruito a Bracciano dal Laboratorio Allestimenti Nautici negli anni Trenta del secolo scorso. La bella flotta dei Classici è guidata da Giorgio Pizzarello che abitualmente regata sullo splendido Colombo e presta agli ospiti il “Galeone Olandese” lo seguono “da lontano” i pischelli della Flotta Romana, Marini, D’Ardia, Brutti e Cerocchi e spesso, da Santa Marinella, arrivano Di Tarsia e Luca Napoli, che con i loro Colombo partecipano (con prole a bordo) alle regate del trofeo Dinghy Classico. .
Le quote rosa: La più veloce delle signore è Sara Scrimieri, quando il vento è giusto, mette dietro parecchi maschietti. Antonella Alberici e Anna di Chiara provano a sorpassarla, partecipando con più costanza, alla fine ci riusciranno.
 Le nuove leve: la concentrazione della flotta sta producendo i primi frutti, vedere veleggiare e divertirsi i Dinghy 12p ha coinvolto anche esperti timonieri di altre classi. Dalla classe FD è arrivato l’esperto Simone Re, dai Laser Gianlombardo e Rinonapoli , dopo l’esperienza di poche regate già li ritroviamo nelle prime posizioni.

Per concludere la Flotta-Romana è un bel gruppo che preferisce iniziative sportive non esasperate. Negli anni ha elaborato una vera e propria posologia su quanto di Dinghy 12p deve consumare per ottenere il desiderato effetto terapeutico: non più di paio di trasferte l’anno controbilanciate da regate a livello locale, almeno una ogni quindici giorni, preferibilmente con il garbato ponentino del tardo pomeriggio da concludere nella serata con una merenda all’ombra di un verde albero. Il tiglio del Tiberino, il salice del Sabazzietto o il pino del Sailing non fa differenza, basta che se mangia in compagnia. I benefici risultati, sono documentati, la maggioranza della flotta ha superato (abbondantemente) i sessanta anni e ancora si diverte, come da ragazzini, ad andare sul Dinghy 12p di George Cockshot.

Dinghy 12p Flotta Romana (Stefano e Piero)




 

Si divideranno su mille argomenti ma in fondo i dinghisti sono una grande famiglia con le stesse usanze in ogni parte del mondo. Attenzione l’usanza del Regno Unito può essere molto pericolosa, se non si riempie il fondo del Dinghy con un poco d’acqua, si va facilmente fuori stazza.

 

Nessun commento:

Posta un commento