martedì 4 settembre 2012

Il mondo è tondo , il Dinghy gira il mondo



Tromboni e tromboncini discutono se cambia il Dinghy ,
Casca il mondo?
Casca la Terra?, Tutti giù per terra?

 Intanto il Dinghy gira il mondo

Campionato olandese
Il olanda si è svolto il campionato nazionale, si disputa dal 1923, con una sola interruzione per la 2° guerra mondiale . Ha vinto  Martijn van der Pol con Bob van der Pol, secondi Jeroen de Groot e Damy Jansen,terzi  Pieter Bleeker e Geja van Ommen,le classifiche complete sono :




Il mondo del Dinghy é tondo ed il neocampione olandese gareggia al master di Maccagno

MASTER DINGHY A MACCAGNO

1 settembre - Settimane decisamente impegnative per gli appassionati di questa deriva centenaria: i due fine settimana dedicati a Coppa Manara e Coppa Corenno sul Lago di Como fanno da cornice al Master che si è tenuto il 28-30 agosto a Maccagno sul Lago Maggiore.
Questa edizione e’ stata organizzata dalla sola UVM. L’AVAV, storica società Luinese, ha quasi completamente abbandonato l'attività velica.
Quest’anno il Master ha potuto contare sulla presenza di soli 10 dinghisti, 2 erano olandesi a conferma dell’internazionalità del Trofeo. Bob van der Pol, arzillo ottantenne, è l’attuale detentore del titolo nazionale olandese appena conquistato con il figlio al timone. L’altro Len Van Willingen è arrivato con il suo dinghy al seguito, Bob ha potuto regatare su Blade Runner gentilment fornito dall’organizzazione. Ottonello ha rappresentato i liguri e al tempo steso tutti regatanti d’acqua salata, il solo Falzotti ha salvato l’onore del Lario.
I concorrenti saranno stati pochi, ma decisamente agguerriti e per una volta hanno potuto effettuar tutte e 5 le prove previste, compresa la crociera. Si sono rivisti in regata i due Ferrario: Aldo con il fido Papillon ITA 1801 e Luigino tornato alle regate quest’anno con il suo vecchio Rima ITA 1940.
Il primo giorno alle 11.30 si è dato inizio alla manifestazione con una simpatica colazione offerta nei nuovissimi locali dell’UVM e frutto della collaborazione delle signore del circolo. Non appena si è stabilizzata l’Inverna, vento pomeridiano che soffia da Sud nel pomeriggio il Comitato ha dato inizio alle regate che si sono svolte sotto un sole splendido, un’aria regolare sui 4/5 metri e con un unico vincitore: uno scatenato Paganini. Nella prima prova vanamente contrastato da Luigino Ferrario e da Corbellini giunto terzo che regatava con il Lillia mezzo bianco e e mezzo nero avuto in prestito. Blade Runner infatti era timonato da Bob Van Der Pol che è stato ben felice di provare uno scafo competitivo e ben attrezzato.
La seconda prova ha visto Corbellini secondo e Ottonello terzo alle spalle di Paganini. Il Master ha le sue regole, le IdR infatti specificano che le prove si svolgeranno solo al pomeriggio e che non potranno mai essere più di due, il limite del vento è a 7 m/s; questo Trofeo, a inviti, ha sempre voluto garantire anche una possibilità di scambi di esperienze e ha curato in particolar modo anche l’occupazione del tempo al di fuori delle prove in acqua. I pranzi e le cene hanno radunato in gran allegria regatanti, comitato ed assistenza. La cena è stata all’insegna della polenta con cinghiale in salmì, spezzatino e/o gorgonzola, buonissimi e cucinati in loco dal mitico Pierino. Un’ottima macedonia con gelato ha concluso il pasto annaffiato da Bonarda e superalcolici alla fine.
Il secondo giorno di nuovo giornata di sole con lago calmo e a partire dalle 14 con un vento da Sud sui 4/5 metri. Su richiesta dei regatanti la prima prova si è svolta, come il giorno prima, con il classico percorso a bastone, 2 boline, 2 poppe e arrivo a poppa della barca del CdR, la seconda invece ha richiesto una bolina in più che però prevedeva l’arrivo a due passi dal circolo. Il CdR composto da Lamberto Soma, Marco Osnaghi e Henriette Peona, non ha avuto
difficoltà ad accontentarli. La terza prova, partenza alle 14.03, è stata vinta in poco meno di un’ora da Ottonello, secondo Len Van Willingen, un uomo “di stazza”, con una barca decisamente meno veloce ma che stavolta aveva trovato il giusto passo, terzo Paganini. Durante questa prova si è verificato un episodio che non si vedeva sui campi di regata dei dinghy da molto tempo: Luigino Ferrario si è ritirato avendo toccato, non per sua colpa, la barca di un altro concorrente. Con questo atto davvero d’altri tempi si è guadagnato al momento della premiazione il premio Gentleman Master con l’approvazione di tutti per questo ritrovato spirito sportivo. La quarta prova del campionato ha avuto un lato in più in modo da avvicinarsi alla base al termine della regata. E’ stata vinta da Corbellini, secondo Ottonello e
terzo Luigino Ferrario. Paganini, vittima in partenza di una rottura al tesabase della vela che lo aveva molto attardato, aveva “accorciato” la prima bolina pensando di non recuperare il distacco dalle altre barche. Mal gliene incolse, infatti avrebbe potuto ottenere un piazzamento onorevole, così invece è finito DNF non avendo poi tagliato la linea d’arrivo. Alla fine della seconda giornata Corbellini ed Ottonello erano pari punti, tutto si sarebbe deciso l’ultimo giorno con la prova lunga e con previsioni di tempo pessime.
La sera cena, come sempre tutti assieme, al ristorante sotto al circolo: delle alborelle, pescetti di lago fritti in pastella, decisamente favolose, risotto al formaggio di malga, filetto al pepe con patate al forno ed ananas. Durante la cena, come il giorno prima, si sono consegnati i premi ai primi di giornata. Ne approfitto per descrivere i premi per tutte le prove del Trofeo che sono stati realizzati dalla stessa artista: piatti e piattini con la tecnica Raku di diverse forme e colori rappresentanti i dinghy 12’ nelle diverse andature e situazioni. Molto apprezzati dai concorrenti
per la loro originalita’. Il mattino dopo secondo le previsioni pioggia, vento da Nord con raffiche oltre i 7 metri, onda
con ochette e sguardi preoccupati. Il comitato decide di posizionare le boe dove previsto, il percorso, per la regata crociera è quello, a prescindere da dove spira il vento. Prima delle 13 il percorso è a posto, vista l’onda e l’intensità del vento viene leggermente accorciato per non avere una bolina di un’ora con lago decisamente mosso. Falzotti carica la barca e alle 11 torna a casa; Vanetti e Bob, l’arzillo olandese ottant ottantenne, piccolini e magrolini non scendono in acqua, Aldo Ferrario parte ma si ritira poco dopo la partenza data alle 13.15, non riesce a governare. In effetti le condizioni sono di onda con 6,5-7 metri di vento; il comitato terrà infatti sempre sotto controllo su tutto il percorso l’intensità del vento che però si assesterà sui 6 metri con raffiche sui 7,5. I sei concorrenti rimasti non demordono ed è un piacere per gli occhi vederli regatare..Ottonello e l’olandese rimasto, entrambi alti e non leggerissimi pigliano subito il comando e staccano, frutto anche del bordo indovinato sotto costa, gli altri concorrenti che avevano scelto
il centro lago; manterranno fino alla fine, dopo ben un ora e tre quarti di regata difficile, le stesse posizioni, Ottonello non perde un colpo, Len perde terreno e rischia di essere superato da un Paganini decisamente in grande spolvero in questo Master. Corbellini giunge quarto davanti a Luigino Ferraio e Franco Guidolin, tutto felice di aver difeso l’ultima posizione. Dieci minuti tra il primo e l’ultimo.
La premiazione si svolge all’Hotel Camin di Colmegna, come da tradizione, ma questa volta in una torre alla fine del giardino, proprio di fronte ai Castelli di Cannero. Premi per tutti i concorrenti e per il Comitato. Poi una ricca cena secondo la consolidata tradizione di questo Trofeo che cura sia l’aspetto sportivo sia la parte sociale e conviviale.
(Henriette)



Le classiche del Campionato Laghi Prealpini

Coppa Manara e Coppa Corenno

Lo scorso fine settimana si è disputata la Coppa Manara, tappa bellanese del Campionato Laghi Prealpini. Solo 13 le barche in regata, con altri due dinghy a far da spettatori/tifosi a bordo campo: Eugenio Mellera che non ha potuto iscriversi in quanto non aveva l'assicurazione; bisogna scusarlo, vero uccello d'altura, era appena arrivato da luoghi esotici dove vive facendo charter e non era al corrente delle norme per regatare in Italia, però l'iscrizione alla Classe l'aveva fatta! Evidentemente la paura che inspira il nostro tesoriere è più nota delle regole FIV. Sabato prossimo parteciperà alla Coppa Corenno, avrà infatti tutta la settimana per contattare il suo assicuratore.
L'altro spettatore era Antonio Cavalazzi che con il suo vecchio (70 anni) dinghy "Bocia" ITA 457, portava a spasso il nipotino di 7 anni. Ha dichiarato che oramai il dinghy è solo per le passeggiate e per invogliare il nipote a interessarsi al mondo della vela.
In banchina si è potuto notare come anche Carlo Marietti stia abbandonando la Tradizione con la T maiuscola, fino a poco fa regatava infatti ancora con vele imbisciate e di 9,5 mq; sabato sfoggiava una nuovissima Quantum. Una nuova attrezzatura, elegantissima con tutte le cimette color corda dal look retrò, ma con un mare di minibozzelli nell'uso dei quali era facile perdersi. La dimostrazione si ha nella classifica della prima giornata; la domenica mattina con l'aiuto degli altri concorrenti, tutti radunati intorno al "malato" e prodighi di consigli, ha potuto sbrogliare la matassa ed evitare che i bozzelli si incastrassero tra loro; l'aver immediatamente guadagnato tre posizioni fa ben sperare, il prossimo fine settimana alla Coppa Corenno non lo fermerà più nessuno.
Si sono potute svolgere 4 regate, 3 il sabato pomeriggio ed una la domenica. Viste le previsioni del tempo che davano trombe d'aria, temporali ed altre amenità del genere si può dire che è proprio andata bene.
Sabato con un vento abbastanza costante sui 5-6m/s e da 195° (la Breva), si sono effettuate le tre prove previste che hanno visto un unico vincitore, il gardesano Riccardo Pallavidini che al timone di "Cavallo indomito", scafo rosso e ITA 1759 sulla vela, ha vinto senza lasciare spazio agli altri concorrenti , alle sue spalle Ermolli, Falciola e Corbellini si sono aggiudicati, a turno, il secondo posto.
Alle sedici, alla conclusione della terza prova, tutti a terra in attesa delle classifiche e della meritata pastasciutta, devo aggiungere molto buona con gamberetti, zucchine e pomodorini.
Il cielo, che fin dalla mattina aveva dei magnifici nuvoloni sulle montagne circostanti, alla fine si è coperto completamente e verso le 17 ha cominciato a piovere, in alto lago ha diluviato tutta notte.
Domenica mattina ci ritroviamo al circolo alle 11: giornata splendida, non una nuvola in cielo, ma tante ochette sul Lago, vento da nord a 9m/s con punte fino a 11m/s. Decisamente fuori portata per i dinghy.
Per fortuna i problemi di attrezzatura di Marietti occupano i regatanti. Il comitato, presieduto da Marco Osnaghi con Augusto Genesio e la sottoscritta, continua a controllare l'intensità del vento. Il Lago è bicolore, la metà comasca è decisamente più verde e segnala la presenza di una forte corrente. Ecco il risultato delle forti piogge delle ultime ore.
Alle 12.30 Intelligenza a terra, il vento è sempre oltre gli 8m/, ma sembra decisamente in calo.
Verso la una la barca comitato si muove cercando dove posizionare il campo con un aria decisamente ballerina, sempre da nord ma con escursioni di 50° e forse in calo per far entrare il vento da sud.
Verso le 14.30, dopo aver posato un campo corto, ma almeno con lo stesso vento a 3m/s, viene dato il segnale di partenza, durante la pur breve regata, il vento torna a rinforzare sfiorando gli 8 m/s. La prova è vinta da uno strepitoso Landi su "Milonga" che così si aggiudicherà il premio per i classici.
Il CdR è costretto ad interrompere con l'intelligenza le procedure di partenza della seconda ed ultima prova, le raffiche infatti tendevano a intensificarsi.
Un rapido consulto con gli amici di Gravedona, località più a nord e decisamente con vento in aumento, convince il CdR ad esporre una Alfa sotto l'intelligenza e tutti a casa.
La premiazione avviene presso il CVB che regala a tutti i convenuti un bellissimo DVD con le riprese del Vintage Yachting Games 2012 organizzato anche da loro in luglio.
Primo Pallavidini, seguito da Ermolli e Falciola. Ermolli è il primo dei Master, Landi è il primo dei Classici. Per la classifica del Campionato Laghi Prealpini attendiamo anche la prova di sabato prossimo a Corenno(Henriette)
 

 

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