venerdì 7 marzo 2014

I veri Dinghy d’epoca esistono ancora


Quando le forme perdono il loro significato

I Dinghy d’epoca esistono ancora ?

I veri dinghy 12p d’epoca sono costruiti con i criteri indicati nel piano di lavoro del progetto originale, in legno massello, assemblato con i chiodi di rame, ma senza colla.  Gli scafi e le parti mobili delle imbarcazioni come: vele, timoni, antenne, remi, e i loro accessori . sono, una fonte inesauribile d’informazioni per ricostruire la storia di chi le aveva costruite, di chi le aveva impiegate abilmente per vincere, per che no anche di chi le aveva utilizzate serenamente con famiglia e gli amici.
 In Italia, la maggior parte è stata costruita dal 1930 fino alla seconda guerra mondiale, altri subito dopo fino agli anni settanta. In origine erano armati con antenne di legno pieno e vele di cotone.
Alcune barche fortunatamente sono sopravvissute e rimangono come esempi di lavorazione . non avevano le cinghie e la prolunga del timone, la deriva era in ferro.

Le celebrazioni per il centenario del 2013 e i vari articoli di stampa e web dedicati al nostro Dinghy 12p hanno stimolato il desiderio far di restaurare il vecchio Dinghy di famiglia o uno ritrovato nella “favolosa rimessa” di un amico. Solo intorno al lago di Bracciano sono entrato in contatto con i proprietari di due Cranchi Fazio e un Mostes tutti di legno e due dei primi Dinghy 12p in vetroresina legno Lillia e un Pozzi.

Inevitabili le domande “da dove cominciare il restauro?”, ”si può fare da solo o serve l’aiuto di un cantiere ?”, ”che attrezzi occorrono, quali colle e vernici usare?”
La prima cosa, se non si trovano più i documenti, è esaminare il Dinghy per capire dove e quando è stato costruito: cercare se c’è la targhetta del costruttore, un numero inciso sulla chiglia o sullo specchio di poppa, il marchio di uno stazzatore, o il numero velico sulla vela. Se si trova qualcosa proseguire è abbastanza semplice, basta collegarsi al Registro Generale Imbarcazioni e Certificatidi Stazza dell’AICD (apri) e procedere nella ricerca, per risalire al nome dello stazzatore partendo dal numero del timbro si deve aprire, nel sito della FIV la tabella (apri).

Mizar ITA 377 restaurata nel 2000 da un gruppo di soci del Circolo della vela di Roma è completa di documenti ma stranamente non figurano Registro Generale Imbarcazioni e Certificati di Stazza

Cento anni di storia sono tanti, nel registro dell’AICD, per gli anni prima del 1969, ci sono molte lacune (dopo i numeri velici sono rilasciati dell’associazione di classe). Il registro è solo un freddo elenco di nomi, qualche nota storica in si più si trova nell’allegato Registro Italiano del Dinghy Classico.


 

 


 







 
 
Di solito nelle vecchie barche si trova solo la targhetta del costruttore e un numero velico sulla vela, che può trarre in inganno, spesso sono vele usate di un’altra barca
  
 I più esperti di barche d’epoca, ben conoscono il significato del coefficiente di originalità: che premia l'aspetto originario delle barche, penalizzando chi tenta di modificarle rispetto a com’erano un tempo. 
 Ti domandano “ Quanti veri Dinghy d’epoca esistono ancora ?” ed è difficile rispondere con poche parole.









 
Può sembrare strano per un’associazione di classe di una barca centenaria, ma una vera e propria definizione di Dinghy d’epoca che tenga conto anche del tipo di restauro non c’è, o almeno non c’è più.
 Nel campionato nazionale dal 1992 al 2004 il titolo “Classici” riservato ai timonieri con scafi e alberature di legno, potevano competervi solo le imbarcazioni con almeno venticinque anni di età; Nel 2005 e nel 2007 il titolo è stato invece sdoppiato in “Classici” (scafi di legno; rig anche in metallo) ed “Epoca” (tra i Classici quelli con almeno venticinque anni di età e rig in legno). Dal 2008 si riassegna il solo titolo “Classici” al quale possono competere Dinghy in Legno, di costruzione tradizionale, recenti o d’epoca, purché con anche il rig in legno.
Nel circuito dei Classici, ammessi solo scafi e alberature di legno, sono definite due categorie ed hanno una classifica separata: Vintage barche, costruite tra il 1/1/1976 e il 31/12/1999, Veteran barche d'epoca, costruite entro e non oltre il 31/12/1975, senza nessuna indicazione di com’è stato fatto il restauro e sul tipo di antenne. Il Dinghy 12p d’epoca è premiato, fuori classifica, con la targa del miglior restauro, (Targa del RYCCSavoia di Napoli) .
Credo sia giunto il momento che la nostra Associazione definisca correttamente il Dinghy 12p d’epoca costruito sia in legno sia in vetroresina è contemporaneamente promuova delle regole per il restauro.
Attenzione non di stazza ma di regole per il restauro, un Restauro storico-scientifico di un Dinghy 12p (come fosse un reperto archeologico di cui devo ricostruire l’ordine temporale delle trasformazioni e dei materiali es: tipo chiodi, l’uso dei legni e la tecnologia delle lavorazioni, ecc) importantissimo ai fini della ricostruzione storica, ha poco significato in una manifestazione agonistica. (apri la pagina restauro di Flotta Romana.)
Per la stazza è perfettamente adeguatala regola 5.1.6.4 - Regolarizzazione per interventi manutentivi del regolamento AICD in vigore.
Quando le forme perdono il loro significato-Fine prima parte- I Dinghy d’epoca, esistono ancora ?
 




















 

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