Quando
le forme perdono il loro significato
I Dinghy d’epoca esistono ancora ?
In Italia, la maggior parte è stata costruita dal 1930 fino alla seconda guerra mondiale, altri subito dopo fino agli anni settanta. In origine erano armati con antenne di legno pieno e vele di cotone.
Alcune barche fortunatamente sono sopravvissute e rimangono come esempi di lavorazione . non avevano le cinghie e la prolunga del timone, la deriva era in ferro.
Le celebrazioni per il centenario del 2013 e i vari articoli di stampa e web dedicati al nostro Dinghy 12p hanno stimolato il desiderio far di restaurare il vecchio Dinghy di famiglia o uno ritrovato nella “favolosa rimessa” di un amico. Solo intorno al lago di Bracciano sono entrato in contatto con i proprietari di due Cranchi Fazio e un Mostes tutti di legno e due dei primi Dinghy 12p in vetroresina legno Lillia e un Pozzi.
Inevitabili le domande “da dove cominciare il restauro?”, ”si può fare da solo o serve l’aiuto di un cantiere ?”, ”che attrezzi occorrono, quali colle e
vernici usare?”
La
prima cosa, se non si trovano più i documenti, è esaminare il Dinghy per capire
dove e quando è stato costruito: cercare se c’è la targhetta del costruttore, un
numero inciso sulla chiglia o sullo specchio di poppa, il marchio di uno
stazzatore, o il numero velico sulla vela. Se si trova qualcosa proseguire è
abbastanza semplice, basta collegarsi al Registro Generale Imbarcazioni e Certificatidi Stazza dell’AICD (apri) e procedere nella ricerca, per risalire al nome
dello stazzatore partendo dal numero del timbro si deve aprire, nel sito della
FIV la tabella (apri). Mizar ITA 377 restaurata nel 2000 da un gruppo di soci del Circolo della vela di Roma è completa di documenti ma stranamente non figurano Registro Generale Imbarcazioni e Certificati di Stazza |
Cento anni di storia sono tanti, nel registro dell’AICD, per gli anni prima del 1969, ci sono molte lacune (dopo i numeri velici sono rilasciati dell’associazione di classe). Il registro è solo un freddo elenco di nomi, qualche nota storica in si più si trova nell’allegato Registro Italiano del Dinghy Classico.
Di solito nelle vecchie barche si trova solo la targhetta
del costruttore e un numero velico sulla vela, che può trarre in inganno,
spesso sono vele usate di un’altra barca
I più esperti di barche
d’epoca, ben conoscono il significato del coefficiente di originalità: che premia l'aspetto
originario delle barche, penalizzando chi tenta di modificarle rispetto a
com’erano un tempo.
Ti domandano “ Quanti
veri Dinghy d’epoca esistono ancora ?” ed è difficile rispondere con poche
parole.
Può sembrare strano per un’associazione di classe di una
barca centenaria, ma una vera e propria definizione di Dinghy d’epoca che tenga conto anche del tipo di restauro non c’è, o
almeno non c’è più.
Nel circuito dei Classici, ammessi solo scafi e
alberature di legno, sono definite due categorie ed hanno una classifica separata:
Vintage barche, costruite tra il
1/1/1976 e il 31/12/1999, Veteran
barche d'epoca, costruite entro e non oltre il 31/12/1975, senza nessuna
indicazione di com’è stato fatto il restauro e sul tipo di antenne. Il Dinghy 12p d’epoca è premiato, fuori
classifica, con la targa del miglior restauro, (Targa del RYCCSavoia di Napoli)
.
Credo sia giunto il momento che la nostra Associazione
definisca correttamente il Dinghy 12p
d’epoca costruito sia in legno sia in vetroresina è contemporaneamente promuova
delle regole per il restauro.
Attenzione non di stazza ma di regole per il restauro, un Restauro storico-scientifico di un
Dinghy 12p (come fosse un reperto archeologico di cui devo ricostruire l’ordine
temporale delle trasformazioni e dei materiali es: tipo chiodi, l’uso dei legni
e la tecnologia delle lavorazioni, ecc) importantissimo ai fini della
ricostruzione storica, ha poco significato in una manifestazione agonistica. (apri la pagina restauro di Flotta Romana.)
Per la stazza è perfettamente adeguatala regola 5.1.6.4 - Regolarizzazione per interventi manutentivi del
regolamento AICD in vigore.
Quando
le forme perdono il loro significato-Fine
prima parte- I
Dinghy d’epoca, esistono ancora ?
La storia del regolamento di Classe
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