martedì 24 luglio 2018

Dinghy a Chioggia: en plein di Schiavon


Redazionale del Circolo Nautico Chioggia

Luglio è stato il mese del Dinghy nelle acque di Chioggia, due le manifestazioni organizzate dal nostro Circolo Nautico per questa gloriosa e storica Classe, il Trofeo Malieni valido come prova di Campionato Zonale Veneto e il Trofeo dell’Adriatico valido invece quest’anno come regata nazionale nel circuito di Coppa Italia.

adriatico dinghy 2018

La 36^ edizione del Trofeo Malieni si è disputata sabato 14 luglio, la regata non veniva disputata dal 2014 anno della vittoria di Fabrizio Brazzo, lo scorso anno eravamo riusciti ad inserirla nel circuito del Campionato Zonale ed era stata premiata dalla partecipazione di 18 imbarcazioni che poi non hanno regatato per il drammatico episodio legato alla scomparsa di Ezio Donaggio proprio a bordo del suo Dinghy in quella occasione. Quest’anno il rinnovato inserimento nel calendario del Campionato Zonale e il ruolo di warm-up per la successiva regata nazionale facevano sperare ancora in buoni numeri che in effetti si sono verificati anche se leggermente inferiori alle attese. 10 le imbarcazioni scese a Chioggia, 5 equipaggi dei circoli veneziani e mestrini, un esponente della flotta Dinghy monfalconese e 4 equipaggi locali per una giornata che ha visto disputare l’intero programma di 3 prove in una splendida giornata di sole ed aria leggera che ha facilitato il compito del CdR presieduto da Roberta Righetti coadiuvata da Francesco Pappagallo, Stefania Bortolozzo, Anna Giacomello, Claudio Gianoli e il giudice per la 42 Thomas Boscaro. Condizioni ideali per il locale Massimo Schiavon che infatti ha conquistato l’edizione 2018 del Trofeo con 3 vittorie di prova e un buon margine sul 2° classificato, il chioggiotto Fabrizio Brazzo che è prevalso nella parità con il lidense Carlo Mendini; 6° posto per l’unico timoniere femminile in gara Maria Elena Balestrieri del CNC e 9° posto per lo storico dinghista chioggiotto Roberto Ballarin vero mattatore della giornata dal punto di vista organizzativo.



Regata nazionale Dinghy

La settimana successiva grosso impegno organizzativo per il Circolo Nautico Chioggia; la regata nazionale Dinghy che doveva coincidere lo scorso anno con la 50^ edizione del Trofeo dell’Adriatico finisce con il corrispondere nel 2018 con l’edizione numero 51, ma comunque con le celebrazioni per il 70° anno di vita del sodalizio e arriva pochi giorni dopo la notizia del conferimento al CNC della Stella d’oro al Merito sportivo da parte del CONI nazionale. Consapevole dei limiti strutturali e logistici della sede sociale il C.O. della manifestazione si fa in quattro per accogliere questa regata del circuito di Coppa Italia, prato completamente sgomberato dalle imbarcazioni dei soci, cortile della scuola completamente a disposizione delle operazioni di carico e scarico e parcheggio carrelli, buona disponibilità di uomini e mezzi per l’alaggio e varo delle imbarcazioni, il traino delle stesse al e dal campo di regata, buona anche la disponibilità di mezzi per l’assistenza in mare grazie a numerosi soci del CNC e alla preziosa collaborazione di Portodimare e LNI Chioggia; sicuramente all’altezza dell’evento anche gli eventi collaterali con la bella cena alle Baruffe Chiozzotte, l’estrazione di premi da parte dell’inesauribile Roberto Ballarin, il grazioso buffet di premiazione e gli originali premi ai diversi e numerosi vincitori. La palpabile sensazione che concorrenti e vertici della Classe Dinghy abbiano gradito è la soddisfazione più grossa che si possa ricevere dopo uno sforzo organizzativo di questa portata.

adriatico dinghy 2018

Sono quasi 40 le imbarcazioni che arrivano a Chioggia per questa tappa del circuito nazionale di Coppa Italia, 35 per la precisione ma con molti equipaggi liguri e addirittura due equipaggi giapponesi; splendido il Team Japan, hanno collaborato moltissimo nelle operazioni di alaggio e varo, sempre sorridenti, cordiali, puntuali, disponibili, hanno acquistato numerose magliette logate CNC e omaggiato con doni tipici il Presidente e le signore della Segreteria, veramente una bellissima presenza e partecipazione. L’aspetto tecnico adesso, purtroppo non uno dei migliori weekend dal punto di vista meteorologico; sabato il CdR   posticipava un attimo l’uscita delle imbarcazioni per una “bottarella” di NE attorno ai 18 nodi durata poco però, infatti l’ottimo presidente Gianfranco Frizzarin poco dopo rompeva gli indugi e chiamava tutti in mare. Ad attendere la flotta un campo di regata già posizionato prudenzialmente abbastanza vicino alla spiaggia, un moderato vento da NE e una fastidiosa onda residua; la prima prova poteva partire con solamente un piccolo ritardo rispetto agli orari programmati, ma la flotta appariva “nervosa” e costringeva il CdR ad un primo richiamo generale.  Lettera U per la seconda partenza, ma flotta per niente intimorita e ancora molto aggressiva sulla linea di partenza, partenza valida ma con numerose imbarcazioni fuori che si tramuteranno in ben 9 squalifiche ufd. Al primo giro passano in testa Flavio Semenzato, Vittorio D’Albertas e Francesco Vidal con buon distacco sugli inseguitori, ma la seconda bolina rivoluziona abbastanza le posizioni con la grande rimonta di Massimo Schiavon che va ad insidiare la vittoria a Vittorio D’Albertas, 3° ma molto staccato Francesco Fidanza che precede Francesco Vidal e Flavio Semenzato. Vento in calo per la seconda prova di giornata con leggera ma progressiva rotazione a destra, Massimo Schiavon si esalta andando a vincere la prova con un buon vantaggio su Vittorio D’Albertas, il timore più grande per Massimo è che il vento cali da non riuscire a finire la regata, al giro di boa della seconda bolina si innervosisce un po’ per la mancata riduzione di percorso ma si prosegue, il Dinghy nelle andature portanti cammina bene quindi la regata va a conclusione anche perché il vento riprende intensità con una leggera contro rotazione a sinistra. I timori, a regata conclusa, sono per un fronte temporalesco che si va accumulando ad ovest, ma il rientro è tutto sommato rapido e la botta da 50 nodi si scatena quando le barche sono tranquillamente a terra, disarmate e coperte. Il giorno successivo però è quello della tipica “casùa”, vento leggero, quasi inesistente e in continua rotazione per tutto il giorno, niente di fatto; dopo le 14.00 il CdR di Gianfranco Frizzarin , Emilietta Barbieri, Natalina Fracasso, Stefania Bortolozzo, Claudio Gianoli e Mattia Leandro e la Giuria di Alessio Brugnerotto e Andrea Maria Moronato decidono che si può chiudere. Le premiazioni sono simpatiche e festose grazie agli interventi di Roberto Ballarin, del Team Japan e della Segretaria di Classe Francesca Lodigiani, inevitabile la lacrima e un velo di nostalgia alla consegna dei trofei e al ricordo di Ezio e Danilo, ma anche degli altri grandi dinghisti chioggiotti Dino e Piero Ravagnan, Albano Bertotto e Silvano Voltolina. Il 3° posto è del lacustre Ezio Braga, il 4° e il 5° dei veneti Paolo Favaro e Francesco Fidanza, Flavio Semenzato è il primo Master over 65 e vince il Trofeo Albano Bertotto, Marino Barovier è il primo Classico e vince il Trofeo Silvano Voltolina ma è anche il primo Master over 70, 1° femminile e Trofeo Danilo Bonaldo a Maria Elena Balestrieri del CNC, a Massimo Schiavon naturalmente la 51^ edizione del Trofeo dell’Adriatico e la prima edizione del Trofeo Ezio Donaggio.

 




 
Qui le foto
 
Il podio 1° Massimo Schiavon,2°Vittorio d’Albertas, 3° Ezio Braga
 
 1° femminile e Trofeo Danilo Bonaldo a Maria Elena Balestrieri del CNC
 
I concorrenti Giapponesi
 
 
 
 
 

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