domenica 8 luglio 2018

Dinghy 12’ Classico Italo Bertacca vince ad Orta


1°Italo Bertacca, 2° Fabio Mangione,3° Vincenzo Penagini che è anche primo master, 4° Alberto Patrone, 5°Roberto Armellin e primo super master, bravissima l’olandese Patricia Surendonk 6° assoluta e prima femminile un po’ più lontane le altre due signore Francesca Lodigiani e Paola Randazzo ma che i qualche prova hanno superato parecchi maschietti.


Dalla foto sembra che oggi ci siano stati un po’ più dei due nodi di ieri

Redazionale AICD Dinghy Classico

Orta per la prima volta da quando esiste il Trofeo si è svolta la quarta tappa del XVII Challenge dei legnaioli.
 Insieme ad un doveroso ringraziamento a Gianmaria Brambilla, Presidente del C. V. Orta che ha fortissimamente voluto questa regata, il primo pensiero è:” perché non ci siamo venuti prima?”
Orta è un posto dalla bellezza struggente affacciato su di un lago dalle acque cristalline. Dal punto di vista velico generalmente è in voga l’equazione: Orta = niente vento.
 Ciò è stato parzialmente vero nella prima giornata di regate nella quale si sono comunque disputate le due prove previste. Campo di regata di grande tecnicità che con poco vento è diventato un vero rompicapo. Ben altra storia il secondo giorno nel quale le condizioni di vento più sostenuto hanno consentito lo svolgimento di altre due belle prove come da programma. Immutate la tecnicità e la bellezza del campo di regata: la orografia del posto, le zone di maggiore e minore pressione, le vene di corrente e le numerose oscillazioni e salti di vento hanno reso la vita difficile si 28 dinghisti partenti.
 Non a caso questo è il Circolo di un campione come Dodo Gorla che oltre ad aver vinto pressoché tutto, è stato anche Campione Italiano della nostra Classe.
 Ha vinto Italo Bertacca con due primi posti, secondo Fabio Mangione anch’egli con due primi. Terzo classificato un sempre veloce ed attento Vinz Penagini, quarto Alberto Patrone sempre nelle prime posizioni.
 Quinto assoluto il fantastico supermaster Roberto Armellin. Sesta classificata e prima delle signore in gara (ben tre in questa occasione, record assoluto) l’Olandese Patricia Surendonk. Settimo il romagnolo Mauro “Gambero” Gamberini che ha battuto il veneziano volante Marino Barovier. Al nono posto il lecchese Toni Anghileri e decimo Emanuele Ottonello da Voltri.
 A Orta siamo stai bene, si è respirata una atmosfera di grande rilassatezza ed il Circolo, seppure dotato di spazi ridotti ci ha accolti molto bene con tanto di ottima cena vista lago il sabato sera.

 
Questo l’elenco dei premiati:
Classifica assoluta
1. Italo Bertacca (S.V. Viareggina) Abbidubbi
 2. Fabio Mangione (C.N. Rimini) Al
 3. Vincenzo Penagini (YCI) Spirit of Falena
 4. Alberto Patrone (C.V. Cogoleto) Damina
 5. Roberto Armellin (Homerus Onlus) Pippo II
Classifica imbarcazioni Veteran (1913-1975)
1. Fabio Mangione (C.N. Rimini) Al
 2. Roberto Armellin (Homerus Onlus) Pippo II
 3. Mauro Gamberini (C.V. Cervia) Carlo II
Classifica imbarcazioni Vintage (1976-1999)
1. Luca Napoli (A.V.S.Severa) Pedaso
 2. Marco Colombo (C.V.Bellano) O Terror Do Mundo
 3. Giuseppe Vanetti
1a classificata donna
 Patricia Surendonk (KWVL) Hydra II
Classifica Master
1. Vincenzo Penagini (YCI) Spirit of Falena
 2. Marino Barovier (A.V.Lido) Vintage Onlus
 3.Emanuele Ottonello (C.N.U. Costaguta) Giulia
1^ classificato Supermaster
 Roberto Armellin (Homerus Onlus) Pippo II
Cucchiaio di legno
 Maurizio Tirapani (C.V. Cervia) Ariosa


1°Italo Bertacca, 2° Fabio Mangione,3° Vincenzo Penagini, 4°Alberto Patrone, 5°Roberto Armellin


Paola Randazzo, Patricia Surendonk, Francesca Lodigiani



ORTA 2018. CRONACHE DAL W.C. (di Titti Carmagnani)

 

Ho letto da qualche parte che gli incubi notturni più frequenti nelle persone adulte (facilmente a causa di cibi e bevande assunti in misura esagerata prima di coricarsi) sono: non riuscire a chiamare aiuto in caso di aggressione perché si è diventati afoni e il rimanere chiusi in un locale al buio senza contatti con l’esterno.
 Ebbene a me è successo di vivere il secondo incubo, ma non in un locale buio né tanto meno per aver ecceduto nel cibo e nelle bevande, ma in quanto intrappolato nella toilette del Circolo Vela Orta; locale ben areato e luminoso, pulito e ben attrezzato con wc dotato pure di doccetta per bidet e/o pulizia dello stesso, nonché maniglione per disabili.
 Il fatto è accaduto per la 4° prova del Trofeo Dinghy Classico sul Lago d’Orta, Sabato 8 Luglio, al momento del varo dei dinghy per la prima prova della giornata.
 Praticamente tutte le barche sono ormai state varate dai due scivoli senza difficoltà con il fattivo aiuto di soci e personale del Circolo; al mio scaletto stanno aiutando a lanciare il penultimo dinghy, io sarei stato, come d’abitudine l’ultimo, quando penso che sarebbe cosa buona fare una sana pipì prima dell’imbarco.
 Quindi mi reco nella vicina toilette e mi libero, per quanto possibile, vista l’età e i relativi problemi di prostata, di quanto avevo nella vescica.
 Al momento di uscire però la porta non si apre. Provo diverse volte a girare il nottolino che funge da chiusura e spingere la porta e/o strattonarla ma senza alcun risultato: non si apre assolutamente. Mi fermo un attimo per ragionare e quindi riprovo a girare la benedetta serratura nella speranza di sentire o percepire qualche scatto e quindi sferrare l’ennesima spallata.
 Comincio a innervosirmi e picchio sulla porta nella speranza che qualcuno senta. Niente. Picchio più forte e chiamo aiuto e dopo poco una voce femminile mi chiede cosa stia succedendo. Le spiego che sono prigioniero e vorrei fare la regata. Mi dice di aver fiducia che sarebbe andata a cerca aiuto. Poco dopo sento la voce di Michele e al secondo tentativo, lui tira da fuori e io spingo da dentro, la porta finalmente si apre!
 Grazie Michele, la funzione di Shore-team non è ad esclusivo beneficio della consorte!
 Sicuramente i miei deludenti risultatati in regata, sia nella giornata stessa che la domenica successivo, sono dovuti al trauma che mi ha sconvolto!
 Commenti alla regata come mi chiede Fabio? Dalle retrovie e difficile ricostruire i fatti salienti soprattutto con i salti di vento che si sono succeduti e poi, come detto, il mio stato mentale era ormai compromesso!
 Posso commentare la Classifica, limitatamente ai primi: Italo è talmente bravo che non avrebbe bisogno per vincere di Abbidubbi; Fabio, su Al, con le ariette è sicuramente da primo posto; Vinz c’è sempre, vento o bonaccia per lui pari sono; Alberto ci sta provando ed è vicinissimo al podio; Roberto mi fa rabbia perché quest’anno mi è sempre davanti; Patricia, con la sua presenza ha perpetuato l’infinito duello tra Francesca e Paola…ma per il secondo posto; Gambero ha fatto una partenza mure a sinistra da manuale; Marino fa tanti chilometri solo per il gusto di battermi.
 Finalmente anche nella classe Dinghy la premiazione è stata posticipata, con la gioia di tutti, per la discussione di una protesta! Protagonisti Toni e Andrea, entrambi alla fine squalificati per due regole diverse. Mi piacerebbe che Roberto, da Giudice internazionale quale è, spiegasse nei particolari l’accaduto per il comune acculturamento sulle Regole di Regata non da tutti ben comprese, me per primo. Riguardo ai due contendenti…….……SON RAGAZZZI !!

Titti Carmagnani

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