martedì 9 agosto 2016

The Dinghy Mythology: Il Paradosso della nave di Teseo.


Tempo di Olimpiadi, tempo dei classici miti greci che da sempre ci aiutano nella comprensione della natura umana. Il mito di Icaro che si rinnova nel ciclismo un italiano e un’olandese cadono ad un passo dall’oro per aver osato troppo in discesa.

"Il paradosso della nave di Teseo” evidenzia il tema dell'effettiva immutabilità rispetto al modello originario, per un'entità le cui parti cambiano nel tempo.


l vascello sul quale Teseo si era imbarcato con gli altri giovani guerrieri, e che egli riportò trionfalmente ad Atene, era una galera a trenta remi, che gli Ateniesi conservarono fino ai tempi di Demetrio di Falera. Per celebrare questo scampato pericolo gli ateniesi decisero di mandare ogni anno, al santuario di Apollo situato sull’isola di Delo, una nuova leva di marinai in un sacro pellegrinaggio, impiegando quella stessa nave che era servita a Teseo perla sua impresa.
Gli equipaggi ne asportarono i vecchi pezzi, via via che questi si deterioravano, e li sostituirono con dei pezzi nuovi che fissarono saldamente all’antica struttura, finché non rimase neppure un chiodo o una trave della nave originaria. I filosofi, citano questa nave come esempio di dubbio, alcuni sostengono che si tratti sempre dello stesso vascello, altri che sia un vascello differente.” (Plutarco, Vite Parallele, Teseo, 23.1)
  
Il paradosso della filosofia greca antica si adatta perfettamente alla recente storia del nostro Dinghy 12 piedi.
Per far sì che la classe fosse ancora viva e sicura per le regate, si sono modificate le tecniche di costruzione (opportunamente regolamentate per mantenersi il più possibile vicini al disegno originale). Ai sofisti di varie nazionalità che sostengono che non si tratti più della stessa barca, si può efficacemente controbattere che così la classe, in molti paesi, sta vivendo una nuova primavera. Nello stesso tempo è più che opportuno ricercare un'intesa fra le differenti associazioni di classe nazionali, in particolar modo con i Dinghy Classici che devono conservare i cento anni di storia della classe.

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