Il vento dai quadranti meridionali inizialmente sui 10 nodi aumentava fino ai 13 nella terza prova
Uberto
Capannoli con suo Dinghy 12’ Classico arriva spesso a Bracciano, naturalmente
per vincere. Uberto è particolarmente a suo agio con la caratteristica onda a
scalino del lago e i venti sopra i dieci nodi proprio come quelli che hanno
caratterizzato la regata odierna. Attenzione la definizione di “Dinghy 12’ Classico” può trarre in inganno. Dopo l’introduzione del che il
reg. AICD 2008, il parco barche dei Dinghy 12p Classici tutti di legno si è
completamente “svecchiato ” e quella
che una volta era una riserva indiana per storici Dinghy12p è ora un rinvigorito
gruppo di barche con prestazioni del tutto simili al resto della flotta dei Dinghy
12p Moderni.
Mauro
Calzecchi “il campione d’inverno” ha iniziato vincendo la prima prova, poi è progressivamente
calato (forse per mancanza d’allenamento), cosi come Carlo Cameli che dopo due
ottimi secondi posti si è ritrovato settimo nella terza prova. La prova finale
è stata totalmente dominata da Massimo Provini e dal super-master Giorgio Sanzini,
si sa i ” vecchiacci” hanno l’avvio lento ma poi alla lunga vengono fuori.
Tra
i giovani emergenti, fa particolarmente piacere il ritorno alle regate (dopo
aver combattuto ben altre battaglie), di Renato Rinonapoli, gli altri “nuovi” hanno
un po’ deluso le attese, già da domani avranno modo di riscattarsi nella classica
regata del Fiasco, la previsione meteo è tutta a loro favore, onda e vento sopra
i dieci nodi.
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